Sono questi i dati principali che emergono dal 7° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA (RAEE) presentato il 19 giugno 2018 a Roma, che ha evidenziato anche come tutte le misure adottate nel settore dell’efficientamento dal 2011 al 2017 abbiano generato complessivamente risparmi energetici per 8 Mtep/anno di energia finale, pari a due miliardi e mezzo di euro risparmiati per minori importazioni di gas naturale e petrolio e a circa 19 milioni di tonnellate di CO2 in meno rilasciate in atmosfera. Tali risparmi equivalgono al 52% dell’obiettivo al 2020 previsto dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN) e derivano per circa il 37% dai Certificati Bianchi e per oltre un quarto dalle detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico. A livello settoriale, il residenziale ha sostanzialmente raggiunto l’obiettivo atteso al 2020, l’industria è circa a metà del percorso previsto, mentre risultano ancora indietro trasporti e terziario, settore quest’ultimo in cui rientra la PA, che ha potuto contare quest’anno su 62 milioni di euro per interventi di efficientamento nelle proprie strutture tramite il “Conto Termico”. Inoltre, in risposta alla normativa Ue sulla riqualificazione energetica del 3% della superficie degli immobili della PA centrale, nel periodo 2014-2017, risultano conclusi, in fase di realizzazione o programmati interventi su oltre 190 immobili, per una superficie utile complessiva di circa 1,9 milioni di m2.
“Nuove misure, provvedimenti strutturali e semplificazioni consentiranno di ottenere risultati positivi in materia di efficienza energetica e sicurezza degli edifici superando ostacoli e criticità”, sottolinea il presidente dell’ENEA Federico Testa. “In particolare, strumenti come l’ecobonus, il sismabonus e la cessione del credito fiscale aprono la strada degli incentivi anche a quella fascia di popolazione economicamente vulnerabile, circa un cittadino su dieci, che spesso vive in condomini periferici delle grandi città tutt’altro che efficienti dal punto di vista energetico”, aggiunge Testa. “ENEA ha già messo in campo una serie di azioni formative e informative per fornire supporto su scala nazionale a tecnici, amministratori e decisori. Grazie poi al coinvolgimento di alcuni grandi operatori del mercato dei servizi energetici si potrà accelerare il percorso per la riqualificazione dei grandi complessi residenziali e degli edifici della Pubblica Amministrazione”, continua Testa. “Questi interventi di efficientamento hanno ricadute economiche e sociali considerevoli con risultati tangibili nel contrasto alla povertà energetica, fenomeno che in Italia e in Europa affligge milioni di nuclei familiari”, conclude Testa.