1.101 aziende rischio rilevante, classi A e B e 10.000 in totale

Rino Pavanello, segretario nazionale dell’ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO ha reso noti i dati degli stabilimenti classificati “a rischio industriale rilevante”, ai sensi della cosiddetta “Direttiva Seveso” (Decreto Legislativo n. 334/1999).

I dati sono rei noti nel corso del Convegno nazionale:
– “ICMESA 35 Anni dopo”
– “Responsabilità dopo le Sentenze Thyssen, Montefibre, SARAS”

che si tiene a Milano, 8 luglio 2011 – Aula Magna FAST – P.le Morandi 2 (P.le Cavour).

Il Convegno, che ha il Patrocinio dell’UNESCO, si svolge in occasione del 35.o Anniversario del disastro del 10 luglio 1976 in cui si verificò l’incidente industriale dell’ICMESA, con la fuoriuscita di diossina, che coinvolse una ampia area della Brianza, con ingenti danni sociali ed economici.

Si tratta di circa 10.000 stabilimenti in Italia (dati aggiornati al 01 aprile 2011), di cui :

– 1.101 in classe “A” e “B” in Italia e 283 in Lombardia (quelli con maggiore quantità di sostanze pericolose e sottposti alla vigilanza di Ministeri e Regioni)

– circa 9.000 in Classe “C” (minori quantità e controllati da ASL e Vigili del Fuoco).

Il Convegno ha fatto anche il punto su:
– normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro
– Responsabilità di Amministratori e Dirigenti apicali dopo le sentenze Thyssen, Saras, Montefibre.

Al Convegno, interverranno, tra gli altri:

• Nino Baseotto, Segretario generale CGIL Lombardia

• Michele Di Lecce, Procuratore Capo Repubblica Alessandria

• Danielle Mazzonis, UNESCO

• Ilaria Malerba e Alessandra Pellegrini, Federchimica

• Rolando Dubini, Avvocato

• Sergio Colombo, Co-Autore Cheope

• Aldo Zago, FILCTEM-Lombardia

Tutti i dati saranno resi noti dopo la conclusionedel Convegno

(Red)