1 marzo 2012: Trasporti, sciopero generale di 4 ore di tutto il settore

Lo hanno proclamato unitariamente FILT CGIL, FIT CISL e UILtrasporti con una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero “per la grave condizione dei trasporti nel Paese”. trasporto pubblico locale .
Interesserà tutto il trasporto: ferroviario, aereo, marittimo, portuale, autotrasporto, viabilità su strade e autostrade, navigazione sui laghi, all’autonoleggio, soccorso stradale e funivie.

Giovedì 1 marzo sciopero generale di 4 ore di tutto il settore dei trasporti.

La mobilitazione e lo sciopero riguarderà tutte le attività del comparto:
– trasporto pubblico locale
– trasporto ferroviario
– trasporto aereo a quello marittimo e portuale.
– autotrasporto, alla viabilità su strade e autostrade, alla navigazione sui laghi, all’autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie.

Lo hanno proclamato unitariamente FILT CGIL, FIT CISL e UILtrasporti con una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero “per la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del Governo”.

Secondo FILT, FIT e UILT “lo sciopero mira innanzitutto a recuperare un confronto di merito con il Governo per rispondere efficacemente alla situazione. Il Paese – sottolineano i sindacati – ha l’inderogabile necessità di riprendere a crescere per cui sono improcrastinabili interventi che introducano nei trasporti una logica di integrazione, capace di selezionare gli investimenti ed individuare i modelli di gestione, per un sistema efficace ed efficiente, integrato tra le varie modalità, sostenibile dal punto di vista ambientale e capace di regolare la libera concorrenza in un quadro di regole certe per il lavoro”.

“E’ indispensabile – chiedono infine i sindacati – una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori”.

(LP)

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