14 ottobre 2007:Celebrata la 57° Giornata Nazionale vittime incidenti sul lavoro

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è celebrata a Torino la 57° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, organizzata ogni anno dall’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro (ANMIL).

Come ha dichiarato Pietro Mercandelli, Presidente Nazionale dell’ANMIL, in occasione della 57° Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, “non ci sono molti motivi o possibilità di ottimismo: il 2006 è stato un anno decisamente nero. Sono stati quasi 930.000 gli incidenti sul lavoro, 1552 i morti, mettendo nel conto anche i 250 deceduti a causa di malattie professionali. Incidenti in calo rispetto al 2005, ma morti purtroppo in aumento. E,soprattutto, in aumento del 4,6% gli incidenti mortali avvenuti all’interno dei luoghi di lavoro ossia 30 vite in più. E per il 2007 – ma speriamo naturalmente di sbagliarci – non ci sembra di cogliere segnali particolarmente positivi….
Nella guerra contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – ha proseguito il Presidente Mercandelli – diamo atto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di aver suscitato e mantenuto una forte tensione sociale. E diamo atto al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, del suo costante impegno rispetto all’obiettivo di restituire dignità e sicurezza al lavoro ed ai lavoratori…
…ma è assolutamente indispensabile che da subito, si predispongano campagne di promozione, di informazione e di sensibilizzazione, trasmissioni televisive di approfondimento, interventi formativi continui per i lavoratori e che si potenzi ancora l’azione di controllo….
Abbiamo però rilevato con delusione e sconcerto – ha affermato ancora Mercandelli -, che anche la finanziaria per il 2008 dimentica le vittime del lavoro…e non è accettabile che le prestazioni erogate dall’INAIL per l’indennizzo del danno biologico, dal 2000 non siano adeguate neppure al costo della vita, penalizzando, le vittime del lavoro con una perdita di oltre il 17% dell’o9ndennizzo….Alla pensione di inabilità possono accedere tutti i disabili tranne quelli per cause di lavoro. Cosa deve fare per vivere un infortunato sul lavoro con grave invalidità e con difficoltà a trovare una nuova occupazione? Oggi la risposta è che deve vivere dell’indennizzo ricevuto dall’INAIL per l’infortunio o per la malattia, ma non sarebbe così se lo stesso indennizzo lo avesse ricevuto da un’assicurazione privata, perché quello sarebbe davvero un risarcimento del danno subito…i superstiti dei morti sul lavoro non hanno un percorso facilitato per trovare un’occupazione che gli consenta di continuare a mantenere dignitosamente una famiglia. Percorsi del genere esistono, ad esempio e giustamente, per i superstiti delle vittime del terrorismo, Nella finanziaria per il 2008, ancora giustamente, il Governo ha trovato le risorse, non poche, 170 milioni di euro, per estendere alle vittime del dovere e della criminalità organizzata ed ai loro superstiti i benefici economici previsti per i superstiti delle vittime del terrorismo. Per i superstiti dei morti sul lavoro seppure provvedimenti a costo zero…
Alla 57° Giornata delle vittime degli incidenti sul lavoro, oltre ai Messaggi del Presidente della Repubblica e del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, sono intervenuti, il Ministro della Salute, Turco, il Presidente dell’INAIL Mungasi, il Presidente del CIV Guerrisoli, il Segretario della CGIL Modica, il Segretario Confederale UGL Porro e il Segretario Confederale UIL Carcassi.

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