Iniziative di Ministero, Enti, Associazioni. Anche il Papa ha lanciato un messaggio. Associazioni: “L’acqua è di tutti, non si vende”.
Istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, ogni 22 marzo si ripete questa ricorrenza e l’Onu, secondo lo statuto, invita in questa data tutte le nazioni membre alla promozione di attività concrete per la salvaguardia e la diffusione di questo elemento primario all’interno dei loro Paesi.
Il 22 Marzo si celebra la giornata mondiale dellacqua a Nairobi, in Kenya, per ricordare l’importanza di un elemento naturale di primaria necessità che, nelle stime degli scienziati, andrà nel futuro sempre più scarseggiando.
Nel 1993 lassemblea generale delle Nazioni Unite indicò il 22 marzo come la prima giornata Mondiale dellAcqua, da allora ogni anno invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l’Assemblea Generale e alla promozione di attività concrete all’interno dei loro Paesi.
Unoccasione per affrontare limportanza di un elemento che è necessario garantire a tutti gli abitanti del mondo, e che va rispettato anche attraverso un uso sostenibile dellambiente.
Il messaggio che vuole lanciare ledizione di questanno è che lacqua pulita rappresenta la vita e che la nostra esistenza dipende anche da come proteggiamo la qualità dell’acqua.
LOnu stima che ogni uomo ha bisogno di 50 litri di acqua giornalieri, per bere, cucinare e lavarsi. Purtroppo non tutti hanno questa possibilità.
Si pensi ad esempio a luoghi come lAfrica, dove vi è la desertificazione e alle zone dove si assiste a un aumento dellaridità della terra a causa del riscaldamento globale che, secondo recenti studi, negli ultimi quindici anni è raddoppiato.
Anche il Papa ha lanciato un messaggio per l’evento: «Lacqua, bene comune della famiglia umana, costituisce un elemento essenziale per la vita, la gestione di questa preziosa risorsa deve essere tale da permetterne laccesso a tutti, soprattutto ai poveri, garantendo la vivibilità del pianeta sia della presente sia delle future generazioni.» E parlando di sussidiarietà, solidarietà e responsabilità conclude: «In tale direzione, la gestione sostenibile dellacqua diviene una sfida socio-economica, ambientale ed etica, tale da coinvolgere non solo le istituzioni, ma la società intera».
No all’acqua privata, 200mila in piazza a Roma associazioni, sindacati, partiti della sinistra
ROMA 19 marzo – “L’acqua è di tutti, non si vende”. Con una goccia disegnata sul viso, anche come fosse una lacrima, in migliaia – 200mila secondo gli organizzatori – sono scesi in piazza a Roma per protestare contro la privatizzazione del servizio idrico. Con lo slogan “Ripubblicizzare l’acqua, difendere i beni comuni” il corteo partito da piazza della Repubblica è arrivato poco prima delle 18 in piazza Navona. In prima fila i gonfaloni delle città, da Napoli a Bassano a Modica, portati dai vigili urbani degli stessi comuni mentre i politici, su richiesta degli organizzatori, sono rimasti in fondo.
(Red)