La tutela ambientale entra nel sistema di gestione bancario

La più antica banca del mondo ci fornisce un concreto esempio

La più antica banca del mondo, il Monte dei Paschi di Siena, adotta le tematiche ambientali come sistema di gestione interno ed eroga a titolo di liberalità e di sponsorizzazione 15,8 milioni di euro nel 2001 per lo sviluppo sostenibile.Questo è quanto emerge dalla seconda edizione del Bilancio socio-ambientale 2001, presentato nello scorso mese di ottobre dalla banca che ebbe origine nel 1472 per volere delle Magistrature repubblicane in ideale prosecuzione delle grandi tradizioni mercantili e bancarie della città di Siena. Il Monte dei Paschi fu espressamente istituito allora per dare aiuto alle classi più disagiate della popolazione in un momento particolarmente difficile per l’ economia locale: La sua attività, inizialmente limitata al credito pignoratizio, ebbe una rapida evoluzione in senso tipicamente bancario specie a seguito delle riforme avvenute nel 1568 e nel 1624. In particolare, con lo statuto del 1624 la banca varò l’adozione di progredite strutture operative che legarono ancor più strettamente l’ attività del Monte dei Paschi di Siena all’ economia del suo territorio. Da questa riforma la banca acquisì anche la propria, attuale denominazione. In tale circostanza, il Granduca Ferdinando II di Toscana concesse ai depositanti del Monte la garanzia dello Stato, vincolando a tale scopo le rendite dei pascoli demaniali della Maremma ( i cosiddetti “paschi” ).Al momento della unificazione d’ Italia, il Monte dei Paschi si presentò come una delle più solide strutture bancarie nazionali, iniziando nuove attività – tra cui il credito fondiario, come prima esperienza in Italia – e operando in un crescente numero di regioni. Questa, in breve,è la storia di ieri di una banca che oggi, rispettando i motivi etico-finanziari legati alla sua antica origine, ha consolidato la propria responsabilità sociale, con conseguente attenzione alle tematiche ambientali. Infatti, la banca senese ha adottato un sistema di gestione interno che, nel contesto socio economico di impresa, organizza le proprie performance in senso globale, ovvero non solo in termini di servizi, ma anche con l’ obiettivo di ridurre i rischi per l’ ambiente e la salute dell’ uomo. Ed è in questo contesto che la banca si distingue, nel suo genere di attività, per avere prestato una attenzione particolare nella rilevazione di tutta una serie di elementi caratterizzati da un forte impatto su quelli che sono i consumi energetici, gli inquinanti ambientali, le condizioni di lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori, la gestione dei materiali di consumo, ecc. Fra i principali esempi dell’ impegno che la banca senese ha assunto nei confronti delle tematiche ambientali, sono da segnalare il Progetto ” Banca Verde” teso a sostenere l’ ambiente attraverso appositi strumenti finanziari ( e in proposito segnaliamo un’ interessante di articolo di Valentina Giannella pubblicato su ” Italia Oggi” dell’ 11 ottobre 2002); la sottoscrizione della Carta UNEP, cioè l’adesione al Programma Ambientale delle Nazioni Unite; la sottoscrizione nel 2000 del Protocollo d’ Intesa con il Ministero per l’ ambiente teso a realizzare un programma di azioni orientate a promuovere la qualificazione ambientale, la diffusione dell’ informazione e l’assistenza globale alle PMI; il Progetto Rating Ambientale a sostegno dell’ attività creditizia; la costituzione di una struttura operativa nell’ambito della Direziione generale dedicata all’ ambiente. Di particolare interesse è da considerarsi la recente iniziativa di costruire una ” Filiale Ecologica” nel Comune di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena il cui progetto di ” bioedilizia” medierà le esigenze operative di una filiale bancaria con i parametri di benessere ambientale, utilizzando materiali biocompatibili e totalmente riciclabili e dando spazio a energie alternative per l’ illuminazione e ilo riscaldamento.

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