Questo Forum si è chiuso nello stesso giorno in cui si celebrava, a Kyoto, la ” Giornata mondiale dell’ acqua” nel quadro del ” 2003:Anno internazionale dell’ acqua” dichiarato dalle Nazioni Unite.
“La guerra in Iraq è la guerra del petrolio, ma anche dell’ acqua . L’ Iraq è il paese mediorientale più ricco s’ acqua, e chi lo controlla ha in mano i rubinetti dell’ intera area, oltre che l’ accesso diretto al Golfo Persico attraverso il Tigri e l’ Eufrate”. Queste parole sono state pronunciate a Firenze, il 22 marzo 2003, da Danielle Mitterand, presidente dell’ associazione France Libertes e moglie del defunto Presidente della Repubblica francese, nel giorno in cui – a distanza di 24 ore dall’ inizio dell’avventura militare in Iraq da parte del presidente-petroliere USA – si concludeva nella città toscana il 1° Forum Mondiale Alternativo dell’ Acqua, dopo due giorni di seminari, dibattiti, con l’obiettivo di fare in modo che dopo l’ “oro nero” ( il petrolio) non sia l’ “oro blu” ( l’ acqua) la causa di nuove guerre e di nuovi massacri. Il Forum di Firenze , organizzato dal Comitato Italiano Acqua di Milano con il sostegno della Regione Toscana, dei Comuni di Firenze, Pontassieve, Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli e le Province di Ferrara, Perugia e Trento, dei Gruppi Parlamentari Socialisti europei e GUE e di tante associazioni ambientaliste e non internazionali, si è posto in alternativa alla ” Giornata mondiale dell’ acqua “, svoltosi nello stesso giorno a Kyoto, in Giappone, nell’ ambito dell’ ” Anno internazionale dell’ acqua ” (2003) delle Nazioni Unite e organizzato dal World Water Council e dalla Global Water Partnership, istituzioni create dalla Banca Mondiale. Al Forum mondiale di Firenze, al quale hanno dato il loro contributo autorevole personalità come la ricordata Danielle Mitterand, l’ expresidente portoghese Mario Soares, la ricercatrice indiana Vandana Shiva, la boliviana Rene Cardona, il vice console palestinese in Italia Ali Rashid, il giurista canadese S. Paquerot, la cilena M.Elena Batista Murta,il tunisino Larbi Bougherra, il sindaco di Belem (Brasile) Edmington Rodiguez, il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini e il Sindaco di Firenze Leonardo Dominici, padre Alex Zanotelli e tantissime altre personalità, sono state avanzate proposte di azione legate a tematiche quali: il riconoscimento del diritto all’ acqua nelle costituzioni di tutti i paesi e nelle dichiarazioni internazionali e mondiali o carte e convenzioni dei diritti umani; approvazione di una carta mondiale del diritto all’ acqua e alla gestione nel quadro di un’ altra politica di valorizzazione dell’ ecosistema; forme e modalità di democrazia partecipativa a livello locale e mondiale, di tutti i gruppi sociali ed in particolare delle donne nel quadro di una politica di democratizzazione della politica dell’ acqua; messa in atto di un sistema pubblico di finanziamento degli interventi necessari per garantire il diritto all’ accesso all’ acqua; promuovere la valorizzazione dell’ acqua come ” un bene comune” ( imposta mondiale, contributi di solidarietà, nuove modalità di forme di finanziamento e di crediti locali e internazionali, creazione di un’ Autorità mondiale dell’ acqua per la risoluzione dei conflitti, la salvaguardia dei diritti e la promozione del bene comune, ecc. Come ha detto Riccardo Petrella, coordinatore del Forum e presidente del Contratto mondiale dell’ acqua, “Il nostro obiettivo è garantire, nel giro di 20 anni, l’ accesso all’ acqua potabile per tutti i cittadini del mondo e lottare contro il processo di privatizzazione delle risorse idriche che il governo italiano, primo nel mondo, ha addirittura sancito per legge nella recente legge finanziaria”.
Fonte: Comitato Italiano Acqua
Approfondimenti