Le linee guida per datori di lavoro e responsabili dei servizi di prevenzione realizzate a cura del Dipartimento Documentazione, Informazione e Formazione dell’ ISPESL.
Dal sito web dell’ ISPESL è consultabile l’ opuscolo dal titolo ” Lo stress in ambiente di lavoro ” contenente le linee guida per datori di lavoro e responsabili dei servizi di prevenzione, realizzato dal Dipartimento Documentazione , Informazione e Formazione dello stesso ISPESL ( Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro) cofinanziato dall’ Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Alla realizzazione di queste Linee guida – che per comodità dei nostri utenti riportiamo anche nel link – ha collaborato, come consulente e come direzione scientifica, il Dr. Pietro Lasalvia dell’ Unità operativa di Psicoimmunologia dell’ Università ” La Sapienza” di Roma. Ciò doverosamente premesso, si legge nella Prefazione che ” Negli ultimi dieci anni in Europa si è assistito ad un progressivo aumento delle cause di stress e delle patologie stress-correlate; contemporaneamente, il mondo del lavoro ha subito profondi cambiamenti, in parte legati al progresso tecnologico, in parte determinati dall’ evoluzione dei consumi
.Alcune malattie delle nostra civiltà industrializzata, come l’ insonnia, la depressione, l’ ansia non costituiscono un pericolo vitale per la nostra esistenza poichè i mezzi sanitari a nostra disposizione sono in grado di evitare, in un gran numero di patologie, la morte dell’ individuo. Ci troviamo però di fronte ad una situazione particolare, dove l’ origine o la causa di un’ importantissima gamma di malattie “moderne” può difficilmente essere isolata in un laboratorio medico, e tantomeno è possibile studiarne le caratteristiche al microscopio.Non solo l’ essere umano di oggi deve adattarsi alle condizioni geografiche e ambientali che lo circondano e alle regole di comportamento che reggono la società in cui è nato e cresciuto, ma deve anche adattarsi alle trasformazioni sempre più frequenti dell’ ambiente ecologico, psicosociale e lavorativo. Anche se nel posto di lavoro, gli stimoli fisici ed ambientali possono rappresentare agenti stressanti potenzialmente pericolosi, quelli che stanno emergendo maggiormente, come fattori psicosociali di stress negativo, sono il mobbing, il burn out e la ” sindrome Corridoio”. E’ a partire dalle modificazioni provocate dallo stress della nostra unità psicofisica che cominciano ad apparire i disturbi nel funzionamento dei sofisticati sistemi di autoregolazione che, attraverso il nostro sistema nervoso, possono ripercuotersi sull’ organismo. Questa pubblicazione, che affronta lo stress come la possibile origine dei disturbi psicosomatici, rappresenta uno strumento importante e fondamentale per informare e sensibilizzare i datori di lavoro ed i responsabili dei servizi di prevenzione ( RSPP) sulle problematiche derivanti dall’ impatto dei fattori psicosociali con il ” sistema lavoro” rappresentato, appunto, dai datori di lavoro, dai responsabili della sicurezza, dai lavoratori e dall’ ambiente di lavoro ( fisico ed organizzativo).
Fonte: ISPESL
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