P.E.: verso l’approvazione del regolamento sulle sostanze chimiche (REACH)

Dopo una lunga gestazione, grazie all’impegno del relatore della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, on. Guido Sacconi di cui riportiamo l’intervento svolto nella stessa Commissione il 30 novembre scorso, sembra incamminarsi verso l’approvazione il nuovo regolamento concernente la registrazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, nota come direttiva REACH.

La proposta di regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’agenzia europea delle sostanze chimiche e modifica la direttiva 1999/45/CE e il regolamento (CE) sugli inquinanti organici persistenti, è stata presentata al Parlamento europeo e dal Consiglio il 29 ottobre 2003 con la Comunicazione COM(2003)644 definitivo della Commissione. Le ragioni e gli obiettivi della proposta risalgono al febbraio 2001 quando la Commissione europea ha pubblicato un Libro bianco intitolato “ Strategia per una politica futura in materia di sostanze chimiche “ (COM(2001)88 definitivo) che prende le mosse da un esame della normativa comunitaria in materia di sicurezza nell’uso delle sostanze chimiche.La Commissione giunse alla conclusione che una riforma della normativa in vigore era ed è necessaria per realizzare gli obiettivi seguenti: – proteggere la salute umana e l’ambiente; – mantenere e rafforzare la competitività dell’industria chimica dell’UE;- evitare la frantumazione del mercato interno;- accrescere la trasparenza; – integrare le iniziative esistenti sul piano internazionale; – favorire la sperimentazione non eseguita su animali; – rispettare gli obblighi internazionali a cui l’UE è soggetta nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio. Molteplici fattori pongono l’industria chimica al centro della strategia comunitaria dello sviluppo sostenibile. Il ruolo economico che essa svolge è di grande importanza, in quanto fornisce materie prime all’industria manifatturiera, stimola l’innovazione e offre prodotti necessari per mantenere e migliorare la qualità della vita. L’industria chimica concorre in misura rilevante allo sviluppo economico e all’attivo della bilancia dei pagamenti europea.Assicurarne la competitività e la capacità innovativa è quindi un obiettivo primario della Comunità europea, così come è fondamentale, sul piano sociale, l’obiettivo di migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori del settore dei prodotti chimici e della popolazione tutta. Per quanto riguarda l’ambiente, gli obiettivi essenziali sono evitare la contaminazione chimica dell’aria, dell’acqua, del suolo e degli edifici e tutelare la biodiversità. Di particolare importanza, a questo proposito, è un controllo più efficace delle sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche.Ed è in questo senso che intende andare la proposta di regolamento REACH che sostituisce più di 40 direttive e regolamenti esistenti e che fonda la sua struttura su un sistema integrato e unico di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione di sostanze chimiche. Il sistema REACH richiederà alle imprese che producono ed importano sostanze chimiche in quantità superiore ad una tonnellate l’anno di registrare le proprie sostanze, di valutare i rischi derivanti dalla loro utilizzazione e di adottare le misure necessarie per la gestione dei rischi che queste comportano.

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