Come si legge nel Comunicato IP/05/1665 (vedi link) del 21 dicembre 2005, la Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente allItalia di modificare il quadro giuridico applicabile allassunzione di partecipazioni e allo stabilimento di farmacie. Nello stesso comunicato si legge che la Commissione stessa ha adottato provvedimenti di archiviazione per casi riguardanti Italia, Francia,Belgio e Grecia.
Nel Comunicato IP/05/1665 del 21 dicembre 2005, si legge che la Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente allItalia di modificare il quadro giuridico applicabile allassunzione di partecipazioni e allo stabilimento di farmacie. Secondo la Commissione (vedi link) le prescrizioni giuridiche italiane, nellinterpretazione effettuata dalla Corte Costituzionale, sono contrarie agli articoli 43 e 56 del trattato CE riguardanti la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei capitali allinterno dellUnione Europea.
La Commissione ha inoltre chiesto come riferisce lo stesso Comunicato citato alla Germania di modificare la propria legislazione nazionale in materia di centri di controllo tecnico dei veicoli stradali perché incompatibile con la libertà di stabilimento. Le richieste della Commissione assumono la forma di parere motivato, ovvero la seconda fase del procedimento per infrazione in virtù dellarticolo 226 del trattato CE. In mancanza di risposte soddisfacenti entro un termine di due mesi la Commissione può adire la Corte di giustizia.
La Commissione ha infine deciso di archiviare una serie di procedimenti riguardanti legislazioni nazionali che sono state rese compatibili con la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi: si tratta dei casi concernenti il settore delle fiere ed esposizioni in Italia, laccesso privilegiato allinformazione per taluni operatori di radiodiffusione in Belgio, la proprietà dei mezzi di comunicazione di massa in Grecia e la fotografia aerea in Francia:
La Commissione ha inoltre chiesto come riferisce lo stesso Comunicato citato alla Germania di modificare la propria legislazione nazionale in materia di centri di controllo tecnico dei veicoli stradali perché incompatibile con la libertà di stabilimento. Le richieste della Commissione assumono la forma di parere motivato, ovvero la seconda fase del procedimento per infrazione in virtù dellarticolo 226 del trattato CE. In mancanza di risposte soddisfacenti entro un termine di due mesi la Commissione può adire la Corte di giustizia.
La Commissione ha infine deciso di archiviare una serie di procedimenti riguardanti legislazioni nazionali che sono state rese compatibili con la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi: si tratta dei casi concernenti il settore delle fiere ed esposizioni in Italia, laccesso privilegiato allinformazione per taluni operatori di radiodiffusione in Belgio, la proprietà dei mezzi di comunicazione di massa in Grecia e la fotografia aerea in Francia:
Fonte: Commissione Europea
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