Programma d’azione del Ministro del lavoro, Cesare Damiano

Riportiamo nel link, il testo del resoconto stenografico dell’Audizione del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano,svoltasi nel corso della seduta del 27 giugno 2006 davanti alla Commissione XI Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati.

In questa Audizione il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero, dove, anche in seguito alla catena di gravi infortuni sul lavoro, molti dei quali mortali, avvenuti nei giorni precedenti questa Audizione, il nuovo Ministro del lavoro ha voluto per prima cosa affrontare questo drammatico tema, sottolineando, fra l’altro, che “l’insicurezza dei cantieri e nelle fabbriche ha molteplici cause, ma tra queste non figura quasi mai la fatalità. I dati sugli infortuni sul lavoro, “ci dicono che in Italia si continua a morire sul lavoro come avveniva cinquant’anni fa, segno che il progresso scientifico e tecnologico troppo spesso non ha trovato un valido riscontro in adeguate misure di prevenzione e di tutela nei luoghi di lavoro.
Augurandosi che anche su questo tema di apra una forma utile di collaborazione e di dialogo serrato ed approfondito tra Governo e Parlamento, il Ministro Damiano ha dichiarato che “sui temi del lavoro vorrei dire che il mio compito è reso più facile per il fatto che esiste un programma con il quale l’Unione si è presentata al paese nel corso della campagna elettorale e che per me rappresenta il punto di ispirazione fondamentale per le linee di Governo. Si sa che un programma si attua nell’ambito di una legislatura, ma i primi passi che si compiono sono sempre molto importanti per far comprendere qual’è l’indirizzo che intende seguire.
Innanzitutto – h dichiarato il Ministro Damiano – se vogliamo parlare efficacemente di problemi del lavoro non possiamo assolutamente prescindere da un argomento , quello dello sviluppo e della competitività. Sono sempre stato tra coloro che pensano che per ridistribuire reddito bisogna prima produrlo e, soprattutto, quando si tratta di ridistribuire reddito a favore del lavoro, per la su quantità, e la sua qualità questo è un fattore assolutamente prioritario.
Sappiamo che l’Italia ha problemi di sviluppo e di competitività . Poiché anche livello internazionale si stanno manifestando dei segnali di ripresa il primo interrogativo al quale dobbiamo saper rispondere è in modo che l’Italia si prepara per agganciare tale ripresa, portando il paese verso uno sviluppo qualitativo e, soprattutto, essendo in grado di sviluppare quei livelli di competitività necessari nella globalizzazione dell’economia. La via da seguire è quella della concertazione.

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