La Commissione ambiente del Parlamento UE ha detto SI al principio della “sostituzione” con 42 voti a favore, 12 contro e 6 astenuti, alle sostanze più pericolose, conservando l’obbligo per gli industriali del settore di sostituire quei prodotti considerati dannosi per la salute, a partire da quelli cancerogeni, con alternative più sicure, se esistono.
Il REACH (Registration, evaluation and authorization of chemicals) è un Regolamento sulla regolamentazione dei prodotti chimici che consentirà in 11 anni di attuare un sistema di registrazione di circa 30 mila sostanze chimiche fabbricate o importate nell’Ue in una quantità superiore ad una tonnellata all’anno (tempi minori per quantità di 1.000 ton, 100 ton e 10 ton). Il nodo fondamentale resta quello della sostituzione delle sostanze/prodotti chimici più pericolosi su cui il Parlamento europeo non sembra fermo. Un altro aspetto importante riguarda l’autorizzazione delle sostanze che la Commissione Ambiente non vuole superi i cinque anni.
Sono soddisfatto – ci ha dichiarato l’On. Guido Sacconi, relatore al Parlamento UE – poichè in Commissione ha realizzato una convergenza significativa, in vista delle ulteriori mediazioni con il Consiglio .
La posizione espressa dal Consiglio Ue, tuttavia, non è diametralmente opposta a quella del Parlamento, ci ha inoltre dichiarato il relatore On. Guido Guido Sacconi, che si è detto ottimista sulla possibilità di arrivare ad un accordo con il Consiglio prima della 2.a lettura in Parlamento (prevista entro metà dicembre), per non ricorrere alla procedura detta di “conciliazione” che allungherebbe i tempi. Basta pensare che anche con il voto entro la fine dell’anno la riforma potrà andare a regime solo nel 2018. Nel negoziato non gioca a favore la posizione della Commissione, tuttora divisa al suo interno.
“Sarebbe scorretto dire che l’esecutivo Ue lavora contro il compromesso ci ha confermato Guido Sacconi diciamo piuttosto che non lo favorisce più di tanto.
Il voto in Commissione ambiente è stato commentato positivamente, oltre che dai gruppi socialista e liberaldemocratico, anche dalle diverse Associazioni ambientaliste (v. link).
Opposto invece – socondo l’ANSA – il parere degli industriali riuniti nell’Unice, secondo i quali gli emendamenti adottati oggi sull’autorizzazione e sulla sostituzione delle sostanze chimiche creano “seri problemi” per l’industria.
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Le Associazioni italiane hanno promosso una Convention a Montecitorio venerdì 6 ottobre 2006, presentando un documento congiunto di proposte al Governo per il voto in Europa e la successiva attuazione del REACH in Italia, a partire dall’introduzione di un apposito capitolo REACH” nella Legge Finanziaria, che pubblichiamo nel link a lato.
Allo stesso Convegno, il Sottosegretario Gian Paolo Patta (Ministero della Salute) ci aveva dichiarato: Il Governo ha dato istruzioni alla ns. delegazione di sostenere le posizioni più consone all’approvazione del REACH” ed ha confermato il sostegno alle proposte dell’On. Sacconi .
Infine, in sede di Convegno era stata data notizia di una apposita lettera inviata dal Ministro Alfonso Pecoraro Scanio ai colleghi Ministri dell’UE per sostenere l’approvazione del REACH.
(RMP)