Si tratta di azioni positive che hanno l’obiettivo di:
1) promuovere, al proprio interno, la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali mediante la realizzazione di specifici percorsi formativi volti all’acquisizione di competenze di vertice e/o di responsabilita’ e l’attuazione di buone prassi per un piano di concreto inserimento nelle strutture esecutive;
2) modificare – in un’ottica di parita’ e pari opportunita’ – l’organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione delle prestazioni e del sistema premiante aziendale sperimentando e attuando azioni integrate che producano effetti concreti misurabili e documentabili in termini di:
– conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro;
– superamento della discriminazione di genere;
– riduzione del differenziale retributivo tra donne e uomini;
– progressione delle carriere femminili anche per un’equa distribuzione degli incarichi dirigenziali.
I progetti dovranno prevedere almeno due delle azioni sopraelencate;
3) sostenere iniziative atte a:
a) stabilizzare l’occupazione delle lavoratrici in situazione di precarieta’, in particolare di giovani neo laureate e neo diplomate, favorendone la crescita professionale anche attraverso percorsi formativi qualificanti e riallineamento delle competenze;
b) agevolare il reinserimento lavorativo di donne uscite dal mercato del lavoro a seguito di maternita’, attraverso azioni di selezione, formazione, orientamento e accompagnamento;
c) agevolare l’inserimento e/o il reinserimento lavorativo di donne di eta’ maggiore di quarantacinque anni attraverso azioni di selezione, formazione, riqualificazione, orientamento e accompagnamento;
4) consolidare imprese a titolarita’ e/o prevalenza femminile nella compagine societaria attraverso:
– studi di fattibilita’ per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e mercati;
– azioni di supervisione, supporto e accompagnamento (secondo la tecnica del mentoring) al ruolo di imprenditrice;
– counselling alla gestione di impresa;
– formazione altamente professionalizzante rivolta alla titolare o alla compagine societaria;
– iniziative tra piu’ imprese femminili per la definizione e la promozione dei propri prodotti/servizi anche attraverso la fruizione in comune di servizi di supporto; l’affermazione di marchi;
– la creazione di sistemi consorziati di distribuzione e promozione nel mercato.
I progetti dovranno prevedere almeno due delle azioni sopraelencate;
5) promuovere la qualita’ della vita personale e professionale anche attraverso la rimozione degli stereotipi, in un’ottica di pari opportunita’, con azioni di sistema integrate che producano effetti concreti sul territorio, concordate e attuate da almeno tre tra i seguenti differenti soggetti, ognuno secondo le proprie specificita’: associazioni di genere, organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali, enti pubblici, ordini professionali.
AG