Per il CENSIS l’Italia è una “poltiglia”.

L’analisi del Censis, nel 41° rapporto sullo stato sociale del paese, descrive un’Italia a due velocità: da una parte lo sviluppo economico che si conferma positivo, dall’altra una società che non rispecchia lo stesso trend ma anzi se ne distacca.

Lo sviluppo economico si muove, infatti, su dinamiche di minoranze (come quella industriale che “non sprigiona le energie necessarie per uscire dallo stallo”) che non filtrano fra la gente, non si traducono in processo sociale.

Italia aggressiva e litigiosa – E’ la degenerazione antropologica, la modalità espressiva quotidiana degli italiani. Ne sono teatro gli stadi e le famiglie. In caso aumentano violenze e separazioni.
E’ cellulare-mania. Il numero dei telefonini continua a crescere. Li possiede l’86,4% della popolazione contro il 92,1% delle TV. Il telefonino è utilizzato dal 76,9% degli uomini e dal 75% delle donne con punte di oltre il 96% fra i giovani di età di 14-29 anni. Al centro è record di telefonini dove si registra un indice di penetrazione dell’84,5%.

Della politica non ci si può fidare. La pensano così 8 italiani su 10. Il 76,1% dice che “Nessuno si preoccupa di ciò che accade agli altri” mentre per il 56,4% valgono “di più i propri interessi che gli altri”. Sfiducia anche verso le istituzioni. In particolare dello stato, il 52,4% dice di essere poco o per niente soddisfatto del suo operato. Maggiori successi li riceve il comune (sfiducia al 32,7%).
Un terzo reddito famiglie per casa e energia. A questi scopi va il 31% degli stipendi. E’diminuita invece la spesa per alimenti (dal 21,1% del 1996 al 18,9% del 2006).

In carcere solo 4 su 10 hanno condanna definitiva. Dopo l’indulto i detenuti sono diventati 43.957. Nei penitenziari oltre n terzo è straniero, per lo più clandestini.
Università., uno si cinque è fuori sede. Si tratta di 350 mila studenti che preferiscono atenei lontani dalla propria città. La spesa media mensile per le loro famiglie ammonta a 1.100 euro.
Imprese attratte da servizi pubblici on line. L’Italia è al terzo posto in Italia in Europa per numero di servizi pubblici destinati alle imprese on line, pari all’87,5% del totale. Diversa la situazione per i cittadini che su questo si trova invece al di sotto della media europea.
Un italiano su 5 vive con criminalità. Il 22% della popolazione italiana, ossia circa 13 milioni di persone, vive in zone in cui è presente la criminalità organizzata. Si tratta di cittadini del sud, pari al 77,2% della popolazione di 4 regioni (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).

Pensionati pentiti, un terzo ritarderebbero l’uscita . Il 31% dei pensionati se potessero tornare indietro ritarderebbero l’uscita dal lavoro.
Internet, impennata di utenti. I fruitori della rete ha raggiunto il 45,3% della popolazione, più 10% degli utenti abituali. Il 68,3% è costituito da giovani tra i 14 e 29 anni.

Entrate comuni, incassi di multe. Nei comuni salgono del 52% le entrate derivanti dalle multe degli automobilisti.
Solidarietà selettiva. Per il 69% degli italiani, in caso del bisogno si può contare sull’aiuto degli altri. Intensa è la partecipazione dei cittadini ai problemi della comunità: il 17,9% si organizza, spesso o molto spesso, con altri per un obiettivo comune. Soprattutto sulla sicurezza nei confronti degli immigrati.

Questa la sintesi del Rapporto Censis – pubblicato da Franco Angeli Editore – e di cui riportiamo il capitolo relativo alle Considerazioni generali.

(LG-FF)

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