Infatti, se le carenze della prevenzione sono ormai finalmente oggetto di attenzione, troppo poco si sa delle ingiuste condizioni in cui si ritrovano le vittime del lavoro.
Si legge nella Prefazione al Rapporto dellANMIL che nel predisporre il Rapporto stesso sulle vittime degli infortuni sul lavoro lAssociazione si è posta il problema della prevenzione dei rischi professionali: se, cioè, riproporre impegni ed iniziative che ANMIL ha assunto lo scorso anno per essere sempre presente nelle iniziative di contrasto alla persistente gravità del fenomeno infortunistico.
Si tratta di un impegno e di una presenza testimoniale dalla molteplicità delle iniziative assunte e dal rilievo che esse hanno avuto a livello di opinione pubblica e per essa nei mas media in un quadro di mobilitazione generale contro il fenomeno, accompagnata da concrete iniziative legislative per la riforma ed il riordino della normativa del settore.
Proprio per la coralità dellattenzione, alimentata da episodi che hanno colpito lopinione pubblica e gli stessi ambienti istituzionali, lAssociazione ritiene, peraltro, che questanno il Rapporto possa essere soprattutto dedicato ad una riflessione più generale ed approfondita sulle tutele sociali dal versante dellinfortunio avvenuto, di chi già ha subito una menomazione o lesione.
Il tema della prevenzione resta, ovviamente, sullo sfondo, immanente per la sua centralità che non intende certo ridimensionare lattenzione sugli impegni perf unazione preventiva sempre più incisiva ed efficace.
(LG-FF)