La Commissione delle Comunità Europee ha infatti dato il via libera alla commercializzazione delle bistecche con losso ricavate da animali di età superiore ai 30 mesi, attraverso la pubblicazione del regolamento(CE) che modifica lallegato V del precedente regolamento (CE) n. 999/2001 che indicava le restrizioni al consumo di alcuni tipi di carni sullonda dellemergenza mucca pazza. La decisione della Commissione, come spiegato nel provvedimento, è motivata dal sensibilissimo calo dellincidenza dellepidemia di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) negli animali adulti, grazie allapplicazione di alcune misure specifiche, come quelle legate alla composizione dei mangimi, quelle sulla tracciabilità completa della vita di ogni capo e quelle che riguardano, appunto, la rimozione e la totale eliminazione del materiale specifico a rischio, soprattutto in sede della colonna vertebrale.
Nel luglio 2005, la Commissione aveva adottato un piano per le TSE , con lo scopo di tutelare la salute del consumatore, da attuarsi continuando la politica intrapresa delleliminazione sicura del materiale specifico a rischio, ma decidendo di modificare lelenco di tali materiali o letà degli animali da cui essi devono essere rimossi, via via che levidenza scientifica avesse consentito di farlo.
Sulla base di tale principio, già da un paio di anni orsono, la Commissione aveva deciso di portare il limite di età a 24 mesi per i bovini da cui ricavare le bistecche con losso. Ora, nuovi studi del 2007, hanno permesso di sdoganare le vere fiorentine da bovino adulto, poiché i rischi manifestatisi nel 2001 non esistono più.
(LG-FF)