per affrontare il fenomeno sempre più diffuso di discriminazione ed esclusione nei confronti di milioni di europei di origine Rom.
I problemi sono molteplici e complessi, ma noi abbiamo gli strumenti per migliorare lintegrazione mediante la legislazione, il finanziamento e condividendo politiche efficaci. Abbiamo ora bisogno di un impegno congiunto a livello locale, regionale, nazionale ed europeo per fare sì che questi strumenti funzionino meglio e per garantire un futuro migliore per le comunità Rom in Europa. La situazione cambierà solo se ci impegniamo tutti.
Con il vertice dei giorni scorsi è la prima volta che le istituzioni europee, i governi nazionali e le organizzazioni della società civile che rappresentano la comunità Rom in tutta Europa si sono riuniti ad altissimo livello per discutere la situazione dei Rom nellUE e per trovare i mezzi per migliorarla. Ogni discriminazione basata sulla razza o lorigine etnica è vietata nellUnione europea in tutti i settori della vita sociale (direttiva 2000/43/CE). Eppure la discriminazione nei confronti dei Rom persiste e il 77% degli europei ritiene che essere Rom in Europa costituisce uno svantaggio.
La manifestazione è stata inaugurata dal Presidente della Commissione Josè Barroso e altri membri importanti della Commissione hanno partecipato, come il Vicepresidente Barrot (Giustizia e affari interni), il Commissario Spidla e il Commissario Figel (Istruzione, formazione, cultura e gioventù).
Ha partecipato anche Bernard Kouchner, Ministro degli esteri e degli affari europei, e Crhistine Boutin, Ministro delegato delle politiche urbane e degli alloggi (a nome della Presidenza francese dellUnione europea) numerosi ministri provenienti da altri Stati membri dellUE e dei Paesi candidati oltre che Gorge Soros, Presidente della Open Society Institute, Shigeo Katsu, vice presidente della World Bank, e Romani Rose, Presidente del Consiglio centrale tedesco dei Sinti e dei Rom.
Lintervento diretto delle organizzazione e dei rappresentanti Rom ha costituito un elemento fondamentale della manifestazione. Da segnalare quello di due membri del Parlamento europeo di origine Rom, Livia Jaroka (EPP-ED, Ungheria) e Victoria Mohacsi (ALDE, Ungheria).
Ricordiamo che nellAgenda sociale del 2 luglio 2008 la Commissione ha ribadito il rinnovato impegno per la non discriminazione in generale e per lazione volta a migliorare la situazione dei Rom in particolare. Il documento di lavoro che è stato presentato esamina strumenti e le politiche disponibili a livello UE per promuovere lintegrazione dei Rom. Essa giunge alla conclusione che esiste una salda base di strumenti legislativi, finanziari e di coordinamento politico disponibili e che questi elementi sono utilizzati in misura crescente, ma negli Stati membri sussistono ancora lacune sul piano dellattuazione. E su tale argomento ci sembra opportuno riportare un contributo (vedi link) di Maria Grazia Pagano del Gruppo PSE del Parlamento europeo dal titolo Contro tutte le discriminazioni, a prescindere.
(LG-FF)