I lavoratori dei paesi UE-8 come anche quelli della Bulgaria e della Romania hanno recato un contributo significativo per assicurare una crescita economica sostenuta senza penalizzare in modo significativo i lavoratori locali e senza determinare un dunping salariale. Sia per lUE nel suo insieme che per l maggior parte dei suoi Stati membri i flussi di manodopera sono stati limitati rispetto alle dimensioni dei mercati del lavoro e agli afflussi da paesi terzi.
Il diritto di lavorare in un altro paese è una libertà fondamentale per i cittadini dellUE. I lavoratori mobili vanno dove cè da lavorare e questo si traduce in un vantaggio per leconomia ha affermato Vladimir Spidla, commissario responsabile per loccupazione, gli affari sociali e le pari opportunità.
Invito gli Stati membri a riesaminare se le restrizioni alla libera circolazione sono ancora necessarie considerato quanto dimostra la nostra relazione odierna, ha aggiunto.
Il fatto di eliminare queste restrizioni non sarebbe soltanto opportuno sul piano economico, ma contribuirebbe anche a ridurre problemi quali il lavoro non dichiarato e il lavoro autonomo fittizio.
(LG-FF)