30 giugno 2008: obbligo di impronte digitali sui passaporti dei cittadini dell’UE

Dalla fine di giugno 2009 i passaporti dei cittadini europei dovranno includere due impronte digitali in un microchip. Esentati i minori di 12 anni. Nel link le regole valide per l’Italia

Con il suo voto in seduta plenaria, il Parlamento europeo ha adottato un regolamento che esenta i minori di 12 anni dall’obbligo di includere nel passaporto le impronte digitali.
Dalla fine di giugno 2009, infatti, i passaporti dei cittadini europei dovranno includere due impronte digitali in un microchip.

Per una maggiore tutela dei minori e per lottare in modo efficace contro la tratta di questi ultimi, è prevista l’applicazione del principio “una persona, un passaporto” rinunciando alla prassi di iscrivere i minori sui documenti di viaggio dei genitori senza che i loro dati figurino nel microchip.

Per quanto riguarda l’Italia, per esempio:
– fino a 15 anni il minore può lasciare il paese con un certificato o estratto di nascita vidimato dal questore;

– fino a 16 anni può viaggiare con l’iscrizione sul passaporto di un genitore o con il passaporto individuale

– a partire dal 16° anno di età, il minore dovrà avere un proprio passaporto.

Inizialmente il Consiglio auspicava che i dati dei bambini fossero raccolti a partire dai 6 anni ma il Parlamento ha sollevato seri dubbi in merito all’affidabilità dei dati raccolti in un’età compresa tra i 6 e i 12 anni in quanto la tecnologia esistente non permette ancora di garantire l’affidabilità delle impronte digitali delle persone di età inferiore ai 12 anni.

(Pa-Ra)

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