Tornando al Pil, il risultato congiunturale spiega lIstituto Nazionale di Statistica è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dellindustria e dei servizi e di un aumento del valore aggiunto dellagricoltura. Il quarto trimestre del 2008 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del quarto trimestre del 2007.
Nel quarto trimestre il Pil è diminuito rispetto al trimestre precedente dell1,5 per cento nel Regno Unito e dell1 per cento negli Sati Uniti. Su base annua, il Pçil è diminuito dell1,8% nel Regno Unito e dello 0,2% negli Stati Uniti.
LIstat il 2 marzo prossimo diffondere le nuove stime annuali (non corrette per gli effetti di calendario) dei conti economici nazionali per il periodo 2005-2008, mentre il 12 marzo saranno rese note le stime trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali.
Sui dati diffusi dallIstat segnaliamo un commento del segretario confederale della CGIL, Agostino Megale, il quale ha affermato che Se a fine 2008 siamo a un -2,6% vuol dire che nei prossimi mesi ci troveremo di fronte ad un vera e propria tempesta. Daltro canto la media del 2008 segna quasi un -1% che fino ad ottobre scorso nessuno immaginava; il FMI allora stimava -0,1%, lOcse -0,4%, la stessa Confindustria a dicembre -0,5%. Purtroppo, come si vede, le previsioni peggiorano di settimana in settimana.
A questo punto, rileva il sindacalista, è più che probabile che il dato già negativo di un -2% per il 2009 sarà invece molto più vicino a un -3% con tutte le conseguenze relative al c alo della produzione industriale che, dopo il calo del 14,3% di dicembre, vedrà a febbraio un ulteriore peggioramento. Ma, denuncia Megale, la gravità della caduta recessiva continua a registrare la totale assenza di una vera e propri terapia durto da parte del governo. Nel panorama europeo, misurando le risorse sta oziate e i provvedimenti assunti in termini di politica economica, lItalia si colloca allultimo posto: sia per quantità di risorse stanziate che per capacità di intercettare i bisogni relativi al sostegno alloccupazione, alla riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni.
Per Megale bisogna rilanciare la domanda interna e per questo abbiamo proposto che il governo investa un punto di Pil, pari a 16 miliardi, capaci di recuperare il fiscal drag del 2008, investendo 7/8 miliardi per ridurre di almeno 50 euro al mese le tasse sul lavoro a lavoratori e pensionati. Anche per questo conclude- abbiamo avanzato la proposta di attivare un tavolo anticrisi per affrontare insieme loccupazione, tutela dei redditi, e rilancio degli investimenti.
(LG-FF)