Trichet sottolinea che larticolo contestato darebbe in sostanza luogo a trasferimenti di risorse finanziarie dalla Banca dItalia al bilancio dello Stato. Questo può essere fatto solo rispettando i limiti stabiliti dal Trattato, in particolare rispettando il principio della banca centrale. E il principio dellindipendenza della banca centrale si legge testualmente nel parere richiede che nessun soggetto terzo possa aver modo di esercitare uninfluenza diretta o indiretta non solo sulle funzioni della banca centrale ma anche sulla sua capacità, intesa sia come capacità operativa, in termini di risorse umane, che finanziaria, in termini di adeguati mezzi finanziari, di assolvere il proprio mandato. Non solo: Trattato e altre norme europee vietano espressamente anche il finanziamento monetario.
Vietata è la concessione di facilitazioni creditizie dalle banche centrali a istituzioni o organi della Comunità ovvero verso altri Sati membri o ai rispettivi organi del settore pubblico, così come lacquisto di titoli di debito di tali soggetti. Il senso di questo divieto, spiega ancora listituto di Francoforte, è garantire lobiettivo primario di politica monetaria della stabilità dei prezzi.
La Banca Centrale europea, il cui parere comunque ha solo valore consultivo per il governo italiano, lamenta anche delle contraddizioni di carattere tecnico non indifferenti, destando preoccupazioni perché dispone la distribuzione di profitti nellaspettativa di entrate incerte della Banca centrale realizzabili in futuro e oltretutto esclude i diritti di compensazione.
(LG-FF)