Il Dossier 2009, ispirandosi allo slogan Immigrazione: conoscenza e solidarietà afferma ancora Pittau fornisce gli strumenti per rovesciare questa falsa immagine, non tanto sulla base delle motivazioni pastorali di Caritas e Migrantges (peraltro apprezza bili), bensì sulla base dei dati, che da due decenni continuano ad essere forniti con accuratezza e con completezza. Il Dossier è un sussidio a disposizioni di quanti vogliono farsi carico di una seria opera dinformazione, per c erti aspetti anche di c controinformazione.
Questi sono alcuni aspetti sui quali concentrare lattenzione:
-i 4 milioni e 330 mila cittadini stranieri presenti regolarmente, pari al 7,2% della popolazione italiana;
i 2 milioni di lavoratori, che concorrono alla creazione della ricchezza del sistema Italia e aumentano ogni anno per supplire alle carenze della forza lavoro;
-gli 862 mila minori figli di genitori stranieri, ormai un decimo della popolazione minorile.nella maggior parte dei casi nati in Italia, che giustamente considerano la loro terra;
-le 629 mila presenze a scuola in rappresentanza di tanti paesi, un vero e proprio mondo in classe;
-le oltre 100 mila persone che vengono ogni anno per ricongiungimento familiare nellottica di un insediamento stabile;
-i 72 mila nuovi nati in Italia nel corso dellanno, che costituiscono un supporto indispensabile al nostro sbilanciato andamento demografico;
-le 40 mila persone che acquisiscono annualmente la cittadinanza italiana, a seguito do matrimonio o di anzianità di residenza, mostrando un forte attaccamento al nostro Paese;
-i 24 mila matrimoni misti tra italiani e immigrati, che costituiscono una frontiera complessa, suggestiva e promettente della convivenza;
-i circa 6 mila studenti stranieri che si laureano annualmente in Italia, in buona parte destinati a diventare la classe dirigente nel Paese di origine.
Se noi non troveremo un altro modo di parlare dellimmigrazione diverso dai discorsi sugli sbarchi e sullirregolarità, resteremo incapaci afferma Pittau di gestire responsabilmente lItalia che si va costruendo, nella quale già adesso 1 ogni 14 abitanti è un cittadino straniero regolarmente soggiornante.
Gli sbarchi, che ci ostiniamo a utilizzare come un bollino nero da apporre sul fenomeno migratorio, coinvolgono un numero di persone pari nemmeno all1% delle presenze regolari, senza contare poi che oltre la metà delle persone sbarcate sono richiedenti asilo, quindi persone meritevoli di protezione secondo le convenzioni internazionali e la Costituzione italiana.
Intanto limmigrazione, che continua ad aumentare a ritmi serrati con 300/400 mila unità lanno, mostra di essere connaturale alla crescita del nostro Paese. La vera emergenza, stando alle statistiche, è il catastrofismo migratorio, lincapacità di prendere atto del ruolo assunto dallimmigrazione nello sviluppo del nostro Paese.
Ricordiamo che le 512 pagine del Rapporto si articolano in 50 capitoli a carattere nazionale, completati dai rapporti sulle singole regioni e da tabelle statistiche. Vengono aggiornati e commentati dati su vari aspetti del fenomeno migratorio, con riferimento sia alla storia di singole collettività immigrate, sia a temi culturali, socio-economici e religiosi di carattere innovativo, oltre che alle recenti modifiche normative.
(LG-FF)