Esperti e ricercatori dellIstituto hanno illustrato i rischi e i possibili rimedi rispetto ai danni alla salute provocati del Radon.
Il Radon è un gas radioattivo naturale, chimicamente inerte, privo di odore, colore, sapore ed estremamente volatile. Esso viene emanato principalmente dai terreni, in particolar modo da lave, tufi, pozzolane, rocce ed in minor misura dallacqua nella quale è solubile tanto che può trovarsi anche nelle falde acquifere superficiali e sotterranee. Ma è presente anche in alcuni materiali da costruzione.
Stando alle statistiche e alle ricerche dellIspesl è possibile affermare che linalazione del gas Radon rappresenta per luomo la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo della sigaretta.
Un dato che senza dubbio lascia riflettere, se si pensa allelevato numero di persone che ogni anno si ammalano di tumore proprio per gli effetti cancerogeni del Radon.
Ma con semplici accorgimenti, applicabili in alcune situazioni, si può ridurre notevolmente il rischio. Stamattina nel corso del seminario verranno i ricercatori diffonderanno alcuni rimedi per evitare effetti nocivi del gas.
Naturalmente spiega Mario Mariani, direttore del dipartimento dellIspesl Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici – più alte sono la concentrazione di Radon nellambiente e la durata dellesposizione, più elevato è il rischio di contrarre un tumore polmonare. Pertanto un accorgimento immediato e semplice per proteggersi dallaccumulo di radon in un locale consiste nellaerazione continua del locale specialmente quando questo sia interrato o a contatto diretto del terreno: infatti il Radon essendo un gas, ha la capacità di attraversare la porosità del terreno, le fessure e le crepe dei pavimenti, le giunture delle mura oltre a fluire dai pori dei materiali da costruzione.
Il Radon è un gas radioattivo e la sua inalazione può procurare effetti cancerogeni sui polmoni.
Di qui afferma Umberto Sacerdote, direttore generale dellIspesl – la necessità assoluta di bonificare dal radon gli ambienti chiusi di vita e di lavoro quando in essi la concentrazione di gas supera il valore di guardia. Alcuni interventi di bonifica sono di facile realizzazione in quanto consistono nellaerazione continua dei locali, altri sono più costosi poiché prevedono interventi tendenti a limitare o a eliminare i punti di infiltrazione accompagnati dalla depressurizzazione del suolo per impedire la risalita del gas Radon.
Oggi è possibile effettuare un monitoraggio autonomo dei propri locali grazie ad economici rilevatori (dosimetri) che facilmente si trovano sul mercato.