Malattie professionali: riconoscimento nei paesi dell’Unione Europea

Il documento (fonte ISPESL) descrive le strategie e gli strumenti attraverso i quali l’Unione Europea persegue il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori europei. Una parte del documento è dedicata ad illustrare le caratteristiche più significative dei sistemi previdenziali vigenti nei singoli Stati, esclusa l’Italia (per cui esiste un altro documento) e i 10 paesi dell’Europa dell’Est.

Il documento (fonte ISPESL) descrive le strategie e gli strumenti attraverso i quali l’Unione Europea persegue il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori europei, in collaborazione con i governi dei Paesi membri della U.E. e con le agenzie europee che si occupano di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro (OSHA e Eurofound), con particolare attenzione alle politiche di prevenzione e riduzione delle malattie professionali.

Per meglio approfondire la complessità dell’azione di coordinamento tra i vari Paesi membri della U.E. in tema di riconoscimento delle malattie professionali, una parte del documento è dedicata ad illustrare le caratteristiche più significative dei sistemi previdenziali vigenti nei singoli Stati, esclusa l’Italia e i 10 paesi dell’Europa dell’Est.

(Pa-Ro)

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