Gli orientamenti sono rivolti alla rete Natura 2000, uno degli assi portanti della politica dellUnione europea in materia di biodiversità e uno strumento fondamentale per conseguire il suo obietti vo di arrestare ed invertire la perdita di biodiversità entro il 2020. Lenergia eolica si legge nella nota della Commissione europea – riveste un ruolo importante per riuscire a centrare lobiettivo dellUE di ottenere il 20% del totale del fabbisogno energetico europeo da energie rinnovabili entro il 2020; di conseguenza, la presenza di impianti eolici allinterno di aree Natura 2000 non è automaticamente esclusa. Daltro canto, è importante valutare tali impianti caso per caso.
Janez Potocnik, commissario europeo per lambiente, ha affermato: I nuovi orientamenti forniranno agli Stati membri e allindustria indicazioni più chiare su come sviluppare attività e parchi eolici che rispettino i requisiti Natura 2000. Non sono stati apportati cambiamenti alla normativa o alle politiche in materia, si tratta semplicemente di orientamenti più precisi sulla legislazione vigente. Lo scopo è quello di assicurare che gli obiettivi legati allenergia rinnovabile siano raggiunti nel pieno rispetto della normativa UE sulla protezione delle specie naturali.
Gli orientamenti pubblicati il 29 ottobre 2010 sono intesi ad evitare linsorgere di eventuali contrasti tra la presenza di impianti eolici e la conservazione della biodiversità allinterno di aree protette Natura 2000. Essi sottolineano limportanza di una programmazione strategica e la necessità di sottoporre i progetti di nuovi parchi eolici a valutazioni adeguate e di qualità. Gli orientamenti contengono esempi di buone pratiche e mostrano come evitare che gli impianti eolici arrechino danni ad aree naturali sensibili.
La progettazione strategica di nuovi impianti eolici allinterno di unampia zona geografica rappresenta uno dei modi più efficaci per minimizzare limpatto sulla natura e sulla fauna selvatica, a partire dalla progettazione stessa. Così facendo, non solo si ottiene un quadro di sviluppo più integrato, ma si dovrebbe anche ridurre, in fase successiva, i rischi di difficoltà e ritardi a livello cdei singoli progetti..
(LG-FF)