Il Rapporto consumi 2010 di Confcommercio.

Il 10 gennaio scorso, Confcommercio – Imprese per l’Italia, ha presentato il Rapporto consumi 2010 nel quale si sottolinea che le famiglie italiane sono ancora reattive nonostante il minor reddito disponibile. Meno vacanze, abbigliamento e alimentari. Tengono elettrodomestici e ICT. La vera ripresa dei consumi (+1,6%) solo nel 2012.

Si legge nel Rapporto di Confcommercio che “con una riduzione media annua del 2,1% nel biennio 2008-2009, i consumi pro capite tornano ai livelli di dieci anni fa, ma le famiglie italiane, nonostante il perdurare della crisi e la riduzione del reddito disponibile, si sono dimostrate vitali e reattive: meno sprechi, più attenzione al rapporto qualità- prezzo e ricorso anche a quote risparmi.

Allo stato infatti il comportamento di spesa adottato per contenere al massimo la perdita di benessere patita durante la crisi. Tra le voci di consumo, nel biennio 2008-2009, in calo la spesa per le vacanze (-3,2%), i pasti in casa e fuori casa (-3,2%), mobilità e comunicazioni (-3,1%) la spesa abbigliamento (-3,1%), di contro, tengono le spese per la salute (+2,5%), per elettrodomestici e IT domestico (+2,4%) e quelle per beni e servizi per la telefonia (+0,4%). E nella analisi di lungo periodo (dal 1992 alle previsioni per il 2012), aumenta di cinque volta la spesa per beni e servizi di telecomunicazioni (cellulari, abbonamenti telefonici e Internet, ecc.) rispetto a quella per la mobilità (acquisto di auto e spese di esercizio, carburanti,ecc.); analogamente,ma con minore intensità, si è modificato il rapporto tra pasti in casa e fuori casa: in pratica, nel 2012 per ogni euro speso per l’alimentazione domestica si spenderanno altri 50 centesimi per consumazioni fuori casa.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal Rapporto Consumi 2010 realizzato dall’Ufficio Studi Confcommercio e consultabile integralmente su
http://www.confcommercio.it/home/Centro-Stu/Rapporto-Consumi.pdf

(LG-FF)

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