Inoltre sono stati individuati 8.850 evasori totali (in aumento del 18% rispetto allanno precedente): persone e aziende che pur svolgendo attività economiche non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi e che nel 2010 hanno evaso redditi per oltre 20 miliardi di euro (+ 47% rispetto al 2009) e IVA per 2,6 miliardi di euro. Di questi, 3.288 hanno evaso più di 77mila euro di imposte. E sempre nel 2010 gli italiani hanno anche evaso quasi 30,5 miliardi di IRAP e 6,3 miliardi di IVA. 635 invece i milioni di ritenute non versate e non operate.
Dei quasi 50 miliardi nascosti al fisco, 10,5 sono quelli individuati nei casi di evasione fiscale internazionale, quasi il doppio del 2009 (5,8 miliardi), realizzati trasferendo fittiziamente allestero la residenza di persone fisiche o società, triangolazioni con paesi off-shore e omesse dichiarazioni di capitali detenuti allestero. I soldi di questi evasori sono principalmente in Lussemburgo e in Svizzera, dove è stato individuato più del 50% degli oltre 10 miliardi evasi.
Seguono il Regno Unito (7%), Panama (6%), San Marino e Liechtenstein (2%). Complessivamente, emerge dal Rapporto della GdF, nel 2010 i militari della Guardia di Finanza hanno svolto 31.777 verifiche sui fenomeni di evasione, elusione e sulle frodi più gravi e diffuse, 79.872 controlli sui singoli atti di gestione e 779.863 controlli strumentali, quelli riguardanti il rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Infine, sono 18.541 (+12% rispetto l 2009) i lavoratori utilizzati in nero da 7.822 datori di lavoro, di cui 5.508 di origine extracomunitaria.
Per quanto riguarda i falsi invalidi e i finti poveri, ne sono stati scoperti 4.486, tutti enunciati allautorità giudiziaria. I truffatori hanno usufruito di aiuti dello Stato, sotto forma di borse di studio, contributi per gli affitti e altri sussidi pur non avendone alcun diritto. Tanto per fare qualche esempio, in Veneto sono stati individuati finti poveri che chiedevano un contributo per pagare laffitto ma guidavano auto lussuose, nel centro di Firenze proprietari di appartamenti di pregio che chiedevano buoni per le mense scolastiche e per lacquisto dei libri dei figli, in Calabria commercianti che chiedevano lesenzione del ticket sanitario pur possedendo 90 immobili.
Nel 2010 la Guardia di Finanza ha sequestrato 4.828 beni per un valore di oltre tre miliardi di euro il 30% in più rispetto al 2009 e ne ha confiscati 542, per un valore di 142 milioni di euro. Il 23% del valore dei sequestri è riconducibile a beni ed aziende del centro-nord: un segno che è ormai normale, nel corso delle indagini patrimoniali, anche se avviate da reparti dellItalia meridionale, ricercare i reinvestimenti condotti in qualsiasi area del Paese.
Nellambito del contrasti bagli illeciti economico-finanziari, per i reati di riciclaggio, usura, bancari, societari, fallimentari e di borsa, sono state arrestate 701 persone e ne sono state denunciate 5.977. Di queste, 1.131 sono state segnalate per riciclaggio e sono stati sequestrati loro patrimoni per 367 milioni (+21%) sul 2009): nel 2010 hanno riciclato oltre 3,2 miliardi.
Quanto alla lotta al traffico internazionale di stupefacenti, le indagini hanno consentito di denunciar 9.180 persone, di cui 3.135 arrestate. Sequestrate complessivamente 20,5 tonnellate di droga (+61% rispetto al 2009).
(LG-FF)