Risonanza Magnetica: utilizzi alternativi, Focus INAIL ex Ispesl

Focus sugli utilizzi alternativi della Risonanza Magnetica: prospettive di utilizzo e proposta di regolamentazione normativa.
A cura di Francesco Campanella e Massimo Mattozzi.

Focus sugli utilizzi alternativi della Risonanza Magnetica: prospettive di utilizzo e proposta di regolamentazione normativa.

A cura di Francesco Campanella, Massimo Mattozzi, INAIL ex ISPESL, settore per le Verifiche autorizzative ed ispettive nelle Radiazioni Ionizzanti ed in Risonanza Magnetica

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PREMESSA (sintesi)

Con questo articolo si intende riflettere sulle problematiche di sicurezza relative alle applicazioni non mediche della Risonanza Magnetica ad oggi conosciute, al fine di porsi l’interrogativo sulla necessità di uno specifico e moderno apparato normativo dedicato al “rischio correlato alla uso della risonanza magnetica”, prescindendo dal contesto di utilizzo e puntando sempre comunque a
preservare la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti, in particolar modo gli operatori, magari partendo come modello di riferimento da quello relativo all’utilizzo nell’ambito clinico, che è forte di una storia lunga ormai 25 anni, ed è codificato da “standard” ormai consolidati, e che pur tuttavia andrebbero aggiornati, al fine di allineare la norma all’evoluzione tecnologica.

Il progresso scientifico e lo sviluppo tecnologico legato alle applicazioni del fenomeno fisico della Risonanza Magnetica, ha aperto negli ultimi decenni nuovi scenari, e non tutti correlati al settore medico: l’evoluzione delle metodiche di diagnostica per immagini spinge verso l’utilizzo di campi magnetici e gradienti di intensità sempre più elevati anche nelle più moderne e sempre più raffinate
tecniche di spettroscopia, e in diffusione, attività particolarmente importanti nell’ambito, per esempio, della ricerca clinica, in particolare per ciò che attiene le neuroscienze.

A conferma della sua poliedricità, vale la pena ricordare che la Risonanza Magnetica, prima di trovare ampie applicazioni in medicina, ha sviluppato terreno fertile nel mondo dell’analisi chimica applicata, nella fattispecie per lo studio delle molecole organiche e delle macromolecole biologiche, la cui struttura complessa ha trovato codifica principalmente attraverso l’interpretazione proprio degli spettri NMR derivanti da indagini di tipo non distruttivo finalizzati alla caratterizzazione di campioni particolarmente interessanti.

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(LP)

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