Lo prevede l’art. 7 del Decreto Legge n. 158/2012, il cd. “Decreto legge Balduzzi”
Lo prevede l’art. 7 del Decreto Legg n. 158/2012, il cd. “Decreto legge Balduzzi”.
I decreto-legge è stato convertito dalla Legge 189/2012, pubblicata sulla Gazzetta n. 263 del 10 novembre 2012, Suppl. Ordinario n. 201.
Il testo finale contenuto nella Legge n. 189/2012 all’art. 7, comma 11 recita:
“11. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano unattivita sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante lobbligo di idonea certificazione medica, nonche linee guida per leffettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e limpiego, da parte di societa sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita“.
Disponibile il Manuale “Primo soccorso sul lavoro e in casa” aggiornato all’uso dei defibrillatori:
– utile in tutti i luoghi di vita e di lavoro
– 176 pagine, a 4 colori
– edizione “Dossier Ambiente” n. 98/2012.
Papaleo (INAIL): “Serve una distribuzione sempre più capillare di questi dispositivi di emergenza e la diffusione di una cultura del primo soccorso”
Dopo il decreto interministeriale del 18 marzo 2011, che ha individuato i criteri e le modalità per favorire la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni (Dae), dalle istituzioni arriva un altro segnale importante. Nel decreto del ministro Balduzzi sulla sanità, inviato in questi giorni al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica, si rende infatti obbligatoria la dotazione e l’abilitazione all’uso dei Dae per tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche.
“I Dae utili nelle aree ad alto afflusso di pubblico e nelle fabbriche”.
“Il decreto rappresenta sicuramente un grande passo in avanti verso la diffusione di una rete di accesso alla defibrillazione precoce – sottolinea Bruno Papaleo, del dipartimento di Medicina del Lavoro dell’INAIL, che coordina un gruppo di ricerca sulla diffusione della cultura del primo soccorso nei luoghi di lavoro – L’auspicio è che l’installazione dei Dae nelle società sportive rappresenti il primo passo verso una distribuzione più capillare di questi dispositivi, insieme alla diffusione di una cultura dell’emergenza e del primo soccorso. Anche in accordo con quanto stabilito dalla normativa vigente, che raccomanda ad esempio la presenza dei Dae nelle aree con particolare afflusso di pubblico come aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, alberghi, ristoranti, ipermercati, scuole, università, uffici, e nelle aree ad alto rischio come le strutture industriali”.
“Investimento inutile senza formazione e sensibilizzazione”.
Come hanno dimostrato i drammatici eventi degli ultimi mesi, avere a disposizione un defibrillatore non è però sufficiente per agire con efficienza.
“Quello che serve – precisa a questo proposito Papaleo – sono anche persone addestrate a usarlo. La formazione e la sensibilizzazione all’uso del defibrillatore sono elementi fondamentali per agire con tempestività ed efficacia, altrimenti si rischia di fare un investimento inutile”.
Il Dae è un apparecchio che guida il soccorritore nelle manovre, passo dopo passo, e rilascia una scarica elettrica solo quando indicato.
Usarlo è molto semplice, tuttavia serve una formazione adeguata che in genere non supera le cinque ore. Si tratta di poche, semplici manovre che chiunque può imparare, attraverso una formazione che segue linee guida internazionali.