Musicoterapia, cinematografia e psico-teatro.
Questi i tre laboratori proposti ad Asti alle persone con disabilità da lavoro o tecnopatiche, ai loro familiari e ai parenti superstiti dei lavoratori che hanno perso la vita per cause lavorative, nell’ambito di “Laboratorio liberatorio: interventi di sostegno alla persona per l’integrazione e la risocializzazione”, iniziativa progettata dall’équipe multidisciplinare della sede INAIL provinciale, in collaborazione con Anmil e con gli assessorati alla Cultura e ai Servizi Sociali del Comune.
“Valorizzare le potenzialità dei partecipanti”. “L’obiettivo è proporre un luogo dove dare spazio alle potenzialità espressive, emotive, relazionali di ciascuno dei partecipanti – spiega Giuseppe Costantino, responsabile della sede INAIL di Asti – L’attività di laboratorio è stata individuata dalla nostra équipe multidisciplinare proprio perché, utilizzando il lavoro di gruppo, sviluppa le capacità socio-relazionali e di creatività dei singoli e favorisce al tempo stesso una migliore conoscenza e accettazione di se stessi e dei nuovi limiti cui dover far fronte, per riscoprire eventuali nuovi punti di forza fino ad ora inesplorati”.
Le attività hanno preso il via l’8 ottobre. Tutte le attività sono gratuite e hanno preso il via lo scorso 8 ottobre con il laboratorio di musicoterapia, che si articolerà in 11 incontri settimanali nel corso dei quali i partecipanti sperimenteranno insieme al musicoterapeuta Gianni Vizzano le tecniche dell’ascolto e dell’improvvisazione sonoro musicale. Sono tre, invece, gli appuntamenti a cadenza mensile previsti per il laboratorio di cinematografia, tra gennaio e marzo del prossimo anno. In particolare, il 23 gennaio sarà proiettato il film “Quasi amici”, il 13 febbraio “18 anni dopo” e il 6 marzo “Il discorso del re”. Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito, insieme all’assistente sociale INAIL Romina Schipano e ai professionisti del circolo cinematografico Vertigo.
Giochi di ruolo e di gruppo.