”Un’ottima notizia.
Possiamo rimetterci al lavoro, abbiamo poco tempo per evitare l’emergenza rifiuti a Roma”, ha commentato il ministro Clini.
Il Tar aveva sospeso il decreto del ministro Clini che aveva permesso il 15 gennaio scorso al commissario per l’emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, di individuare quattro impianti dove destinare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato del Vaticano.
Gli impianti che secondo il piano devono ricevere i rifiuti, evitando cosi’ l’emergenza nella Capitale, sono quelli di Albano laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina).
Per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, “e’ molto importante che il Consiglio di Stato abbia rimesso il commissario Sottile in condizione di operare sospendendo la sentenza del Tar. Dobbiamo recuperare il tempo perso per questa vicenda e portare il più presto possibile l’emergenza rifiuti a Roma e nel Lazio alla normalità”.
”Ci sara’ una reazione dura”, annuncia il sindaco di Colfelice (Frosinone), Bernardo Donfrancesco che aggiunge: ”Per noi e’ un fatto grave soprattutto perche’ si erano nutrite buone speranze dopo la decisione del Tar del Lazio che era arrivata con motivazioni fondate e oggettive. Ora ripartiranno le proteste e ci saranno reazioni dure”. ”Le nostre – aggiunge Donfrancesco – non erano ragioni di immagine, ma di capacita’ ricettiva dell’ impianto e di ordine ambientale del territorio. Solo il movimento dei camion creera’ forti disagi e suscitera’ la razione della cittadinanza. Alla vigilia delle elezione questa decisione arriva in un momento inopporuno determinera’ ancora piu’ disaffezione verso le istituzioni. Sono convinto che ci sara’ una risposta incisiva da parte dei cittadini territorio e dell’intera provincia. Non ci aspettavamo una decisione cosi netta e immediata e,vista la rapidita’,forse era gia’ stata presa”.