Sull’Acna di Cengio è stato definito il tavolo tecnico che, entro 6-9 mesi, dovrebbe arrivare alla definizione dei compensi.
Lo ha annunciato questa sera in Prefettura a Genova il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, al termine della prima riunione del tavolo, di cui fanno parte le Regioni Piemonte e Liguria, la società Syndial (gruppo Eni), i Comuni interessati. “Oggi è stato fatto un passo avanti importante – ha detto Orlando -. Vi è stata un’assunzione collettiva di responsabilità”.
Nella riunione dell’11 ottobre 2013, presenti il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, gli assessori all’Ambiente del Piemonte, Roberto Ravello, e della Liguria, Renata Briano, sono stati definiti i criteri da seguire per arrivare alla definizione di risarcimenti e compensi. In ossequio alla normativa europea, in accordo con Syndial, si tratta di valutare e realizzare opere di carattere ambientale che abbiano ricadute concrete sul territorio.
“L’area – ha sottolineato il ministro Orlando – ha subito un inquinamento e un impoverimento importante.
Per questo abbiamo già fissato una nuova riunione per il prossimo 25 ottobre, sempre a Genova, per definire i criteri con cui procedere negli interventi”.
Orlando si è detto molto soddisfatto: “Oggi abbiamo individuato una strada che porterà a risposte concrete. Il criterio che seguiremo è quello indicato dall’Europa: parlare del danno a partire dalle opere“.
Tra gli impegni raggiunti, quello riguardante la creazione di 60 nuovi posti di lavoro che opereranno in aggiunta agli attuali 20 dipendenti del sito di Syndial. “La cosa importante – ha sottolineato Burlando – è che o si fa l’accordo entro l’estate, oppure si va a sentenza. E’ nell’interesse di tutti, e in primo luogo del territorio interessato, che questo tavolo funzioni”. Due le svolte che hanno portato alla definizione del tavolo: l’accordo raggiunto tra Piemonte e Liguria, e la scelta del Ministero di enucleare la questione Cengio da altre emergenze ambientali.