Dalla normativa alle misure da adottare. In un’ottica di attenzione alla salute e alla sicurezza lavorativa, il depliant propone indicazioni chiare e concrete per affrontare al meglio questo peculiare momento della vita lavorativa dei musulmani: dagli obblighi normativi che il datore di lavoro e i lavoratori devono rispettare alle misure per evitare i danni derivati dal troppo calore o dallo sforzo fisico. Inoltre, l’opuscolo focalizza l’attenzione anche sulle misure specifiche da rispettare durante questo periodo: la disponibilità d’acqua nei luoghi di lavoro; la presenza di particolari dispositivi di protezione e l’organizzazione delle pause di lavoro durante la giornata.
I possibili pericoli: dal disidratazione alla ipoglicemia. Disidratazione, ipoglicemia, perdita di coscienza sono solo alcuni dei pericoli a cui sono esposti i fedeli musulmani che devono rispettare per trenta giorni l’obbligo del digiuno (oltre a dedicarsi alla preghiera e alle opere di carità). Tra gli aspetti che i datori di lavoro non dovrebbero sottovalutare anche lo sforzo fisico richiesto dalla mansione e le temperature elevate che potrebbero comportare ulteriori pericoli per la salute degli osservanti. Per questo viene segnalata come buona prassi la riduzione degli sforzi fisici durante le ore più calde.