Nel dettaglio si prevede un credito d’imposta al 50% delle spese sostenute per interventi di bonifica dall’amianto (come previsto nell’articolo 56 del Collegato Ambientale) su beni e strutture produttive effettuati e conclusi entro il 2016, stabilendo che il finanziamento complessivo è pari a 17 milioni di euro, e che l’agevolazione non spetta per investimenti di importo unitario inferiore a 20 mila euro.
“Un passo fondamentale – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo che prevede che il finanziamento pubblico alle imprese uniche non possa superare, nel triennio, 100 mila euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200 mila euro per le altre.
Sono invece escluse le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.
Il Credito d’Imposta verrà concesso solo per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto, non per il semplice incapsulamento o confinamento. Saranno finanziati solo gli interventi conclusi, quelli di cui l’impresa può comprovare i pagamenti effettuati e l’avvenuto smaltimento in discarica dell’amianto entro il 31 dicembre 2016.
Le imprese potranno presentare le domande a partire dal 16 novembre 2016, tramite il portale web accessibile dalla home page del Ministero dell’Ambiente, registrandosi a partire dal 27 ottobre 2016.
Entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, il Ministero comunicherà alle imprese il riconoscimento o il diniego dell’agevolazione.