Nell’ambito della Direttiva quadro dell’UE sulla strategia marina per la protezione dell’ambiente marino e il raggiungimento di un buono stato ecologico delle acque entro il 2020, è infatti stato avviato un osservatorio in rete per l’identificazione dei rifiuti in acqua.
La sempre maggiore presenza di rifiuti nei mari è un fenomeno in continua crescita e la fonte maggiore si ritiene siano gli apporti fluviali, ma la mancanza di dati sulle quantità e le tipologie di tali immissioni non consente di mirare adeguatamente le misure da adottare per ridurne l’ingresso.
Per strutturare azioni mirate e coordinate a livello europeo, è stato costituito un osservatorio in rete all’interno del Progetto RIMMEL (RIverine and Marine floating macro litter Monitoring and Modelling of Environmental Loading); all’osservatorio, composto da scienziati, organismi governativi e non governativi all’interno e all’esterno dell’UE, possono aggiungersi – attraverso l’applicazione rilasciata per computer e tablet – altri soggetti interessati a partecipare al monitoraggio.
Le attività di monitoraggio, che proseguiranno per circa un anno, dovranno durare dai 30 ai 60 minuti, a seconda della disponibilità delle risorse delle organizzazioni partecipanti.
Attraverso l’osservazione visiva si potrà segnalare la presenza dei rifiuti individuati registrando l’avvistamento in file organizzati secondo parametri concordati per tipologie e dimensioni.
Per aderire alla rete, istituzioni, ricercatori, autorità competenti, ONG e altre parti interessate di qualsiasi paese, anche extra UE, possono registrarsi all’indirizzo rimmel@jrc.ec.europa.eu