I fattori che entrano in gioco nella valutazione del rischio di esposizione professionale in agricoltura a PF sono molteplici e includono, oltre alla natura chimica, fisica e tossicologica delle sostanze attive, anche la frequenza d’uso, la dose di applicazione, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’ambiente di lavoro.
Il rischio di esposizione a PF è generalmente più alto negli ambienti chiusi o semichiusi all’interno dei quali il movimento dell’aria è limitato e i valori aumentati di temperatura e umidità possono favorire l’evaporazione e l’accumulo delle sostanze. Negli ambienti chiusi o semichiusi gli scenari di esposizione che si configurano sono peculiari e integrano diverse criticità legate anche alla presenza di altri agenti di rischio, come il microclima. I valori di temperatura, umidità e velocità dell’aria presenti in serra possono, infatti, indurre condizioni di stress termico, oltre che alterare lo strato lipidico dell’epidermide con possibile influenza sul rateo di assorbimento cutaneo dei lavoratori esposti.
I dati attualmente disponibili per gli scenari di esposizione in serra sono estremamente limitati e non permettono di giungere a delle descrizioni esaustive per una corretta valutazione del rischio chimico di esposizione a PF in agricoltura.
Per approfondire la conoscenza degli scenari di esposizione in serra è stato disegnato uno studio sperimentale multidisciplinare volto a descrivere tipici scenari di esposizione, attraverso lo studio delle variabili strutturali e ambientali che caratterizzano alcune coltivazioni protette nel territorio calabrese.
Attraverso gli studi intrapresi sono stati analizzati e descritti alcuni scenari di esposizione tipici delle colture in serra del Sud Italia, tenendo conto delle variabili che li descrivono e individuando quelle tipologie di serra che possano rappresentare una casistica eloquente delle condizioni di esposizione, almeno per questa parte di territorio.
Le informazioni raccolte e i dati ottenuti con la sperimentazione sul campo concernente le misure di concentrazione di potenziale esposizione inalatoria e di microclima, le misure di parametri metabolici e di parametri utili alla valutazione della sensibilizzazione cutanea, della alterazione della sudorazione, della idratazione e della secrezione sebacea per i soggetti esposti, hanno consentito di analizzare in che modo i diversi agenti di rischio, con particolare riferimento a quelli chimici e fisici, possono operare in sinergia e configurare scenari in cui la valutazione del rischio di esposizione dovrebbe realizzarsi considerando la simultaneità di tali agenti.
I risultati ottenuti sono stati presentati al convegno La ricerca prevenzionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori agricoli nelle serre, che si è svolto presso il Centro Ricerche Inail di Lamezia Terme, il 4 Luglio 2016, di cui il presente volume costituisce gli Atti.