“Per la tutela della persona in un lavoro sempre più sicuro”: questo il titolo delle Linee di mandato 2018-2021, documento con il quale “si sostanzia – ha sottolineato il presidente del CIV – l’impegno dell’INAIL a raggiungere la piena realizzazione del Polo Salute e Sicurezza, evidenziandone il grande valore sociale che ha nel Paese sul piano delle tutele dei lavoratori infortunati e su quello della prevenzione delle morti e degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Non possiamo non ricordare la lunga serie di incidenti mortali di queste ultime settimane che ci richiama ad un’azione più incisiva”.
Un percorso costruito insieme alle parti sociali che compongono il CIV, sulla base delle trasformazioni che stanno determinando profondi mutamenti del contesto economico e sociale del Paese e del mondo del lavoro. “E su questa consapevolezza – si legge nel documento – bisogna orientare l’azione dell’INAIL, affinché l’Istituto continui a porre sempre più attenzione alle trasformazioni avvenute e a quelle in continua evoluzione, anche prevedendo cambi di paradigma, ma ancorati alla missione dell’INAIL e ai principi di equità, efficacia e di efficienza su cui si fonda l’azione dell’Istituto e finalizzati alla tutela della persona in un lavoro sempre più sicuro”.
Prevenzione, ricerca, normativa sono le principali aree di intervento, delineate nelle “Linee di mandato 2018-2021”, sulle quali far leva per prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Una prevenzione ancora più efficace e consapevole a partire dal miglioramento delle attività di sostegno economico, di formazione, informazione e consulenza. E sostenuta da una rafforzata attività di ricerca in grado di cogliere i processi di trasformazione tecnologici e organizzativi del mondo del lavoro e finalizzata ad alimentare le attività correlate alla prevenzione.
Sul piano normativo, il CIV richiama la necessità di dare completa attuazione alla normativa e l’esigenza di una riflessione sull’aggiornamento del Testo Unico (D.Lgs. 81/2008) a dieci anni dalla sua entrata in vigore.