Cambiamenti climatici, danni ed impatti nelle città italiane

L’osservatorio CittàClima.it di Legambiente ha elaborato e tiene aggiornata una mappa interattiva che raccoglie ed elabora informazioni sugli impatti degli eventi climatici. La mappatura viene riassunta nei periodici dossier di Legambiente.
dal 2010 ad oggi 198 comuni italiani protagonisti di eventi climatici estremi e 340 gli eventi in totale.

Ogni anno l’Italia è caratterizzata da fenomeni meteorologici sempre più violenti come nubifragi, siccità, ondate di calore, dovuti in primo luogo ai cambiamenti climatici che producono inevitabili impatti sui territori e sulla salute dei cittadini.

L’osservatorio CittàClima.it di Legambiente ha elaborato e tiene aggiornata una mappa interattiva che raccoglie ed elabora informazioni sugli impatti degli eventi climatici, con particolare riferimento a quelli che hanno riguardato le città. La mappa prende in considerazione gli episodi che dal 2010 ad oggi hanno provocato danni, per studiare dove e come i fenomeni si ripetono più frequentemente ed analizzare gli impatti provocati.
La mappatura viene riassunta nei periodici dossier di Legambiente, come nel caso di “Sos acqua: nubifragi, siccità, ondate di calore. Le città e i territori alla sfida del clima” dove al centro dell’attenzione vi è il tema dell’acqua, risorsa strategica e allo stesso tempo fattore decisivo di rischio per le persone ed il territorio.

Dall’analisi dell’osservatorio emerge come dal 2010 ad oggi 198 comuni italiani sono stati protagonisti di eventi climatici estremi (340 eventi in totale): 109 i casi di danni a infrastrutture dovuti a piogge intense, 64 i giorni di blackout elettrici e altrettanti di stop a metropolitane e treni urbani causati da alluvioni, trombe d’aria e piogge intense, 157 le vittime di maltempo.

Anche il sole fa i suoi danni al territorio e alla salute: tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, i picchi di temperatura hanno causato quasi 24mila morti; solo a Roma dal 2000 le ondate di calore hanno causato circa 7.700 morti.

Il 2017 è stato l’anno più caldo di sempre dopo il 2016 ed è stato segnato da siccità e ondate di calore. Nel 2017, inoltre, in quattro principali bacini idrografici italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue si sono abbassate complessivamente del 39,6% rispetto alla media registrata tra il 1981 e il 2010. Il Lago di Bracciano dal canto suo si è abbassato di 160 centimetri, a Roma è caduto l’82% di pioggia in meno e diverse regioni hanno dichiarato lo stato di crisi idrica.

Nell’ultimo dossier di Legambiente – realizzato in collaborazione con Unipol – si prendono anche in considerazione le esperienze realizzate da diverse città europee per rispondere ai cambiamenti climatici e ai loro impatti: si tratta di progetti che sono stati in grado di affrontare i rischi per migliorare la vita in città; buone pratiche di gestione della risorsa idrica che l’associazione intende quindi mettere in rete per dimostrare che è possibile adattarsi e rispondere agli eventi climatici estremi.

Fonte: ARPAT

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