Recente pubblicato, dalla Fondazione Ellen MacArthur, il report “The circular economy: a transformative Covid-19 recovery strategy” che fornisce spunti per uscire dalla crisi pandemica rimodulando l’economia da lineare in circolare.
La Fondazione Ellen MacArthur, da molti anni impegnata nell’affermare la necessità di una transizione verso un’economia circolare, ha di recente pubblicato un report su economia circolare e COVID-19 che fornisce spunti per uscire dalla crisi pandemica rimodulando l’economia da lineare in circolare
La pandemia e i lock-down hanno rivelato quanto il sistema economico attuale sia esposto a rischi, dando avvio ad una delle più gravi crisi in quasi un secolo. Ora che è stato messo a disposizione molto denaro per ripartire i governi dovranno impegnarsi per dare avvio ad una nuova epoca di sviluppo, dove l’economia circolare potrebbe giocare un ruolo realmente fondamentale.
La Fondazione Ellen MacArthur, da molti anni impegnata nell’affermazione dell’economica circolare, nel report “The circular economy: a transformative Covid-19 recovery strategy” ha individuato 5 settori chiave su cui investire:
– edilizia e costruzioni;
– imballaggi in plastica;
– mobilità;
– tessile e moda;
– agricoltura e produzione di cibo.
La Fondazione ritiene che sia necessario indirizzare gli investimenti di questi cinque settori chiave che si mostrano più pronti a cogliere la sfida dell’economia circolare e che sono in grado di rispondere sia agli obiettivi di resilienza e rigenerazione a breve e a lungo termine sia del settore pubblico che privato.
La Fondazione prevede per ogni investimento in circolarità due diversi piani:
– il primo si sviluppa nell’ottimizzare l’uso di risorse, materiali e nutrienti;
– il secondo presenta il modo per garantire che i materiali e le sostanze nutritive possano essere rimesse in circolare per mantenere il loro valore, come richiesto dall’economia rigenerativa.
Insieme, le due opportunità rendono il sistema efficace, fornendo valore aggiunto alle imprese, riducendo l’esposizione alla volatilità dei prezzi delle risorse e agli shock dell’offerta e migliorano, al tempo stesso, l’accesso della società civile a prodotti e servizi di alta qualità, convenienti e sicuri.
La Fondazione sottolinea come la transizione all’economia circolare non rappresenti solo un vantaggio economico ma anche ambientale, infatti, il sistema circolare prevede un percorso verso l’ottimizzazione dell’uso delle risorse, che tiene in considerazione la produzione di rifiuti e le varie forme di inquinamento che scaturiscono dai processi di produzione. Inoltre, nella pubblicazione si riconosce un fondamentale ruolo al design – come prerequisito essenziale per realizzare un’economia basata sul modello circolare – che, in combinazione con tendenze come la digitalizzazione e la decarbonizzazione, diviene trasversale per tutti i settori economici.
Il COVID-19 ha mostrato, a livello globale, la vulnerabilità del sistema nel proteggere l’ambiente, la salute e l’economia, ora, sono molte le voci provenienti da rappresentanti dei governi, delle imprese e della società civile che chiedono una risposta alla crisi pandemia di tipo inclusivo e che non distolga l’attenzione da altre sfide globali. Questi appelli sono cruciali in questo momento, poiché gli investimenti e le azioni politiche, che si metteranno in campo, determineranno la direzione della ripresa economica sia nel breve che nel lungo termine. Ora con circa 10 trilioni di dollari messi a disposizione dai governi di tutto il mondo, c’è un’opportunità senza precedenti di superare la vecchia economia basata sui combustibili fossili e trovare un nuovo equilibrio orientato ad un’economia rigenerativa e sostenibile.
Fonte: SNPA
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