Il nuovo studio “CO₂ emissions of private aviation in Europe” commissionato da Greenpeace CEE e realizzato da CE Delft mostra il numero e l’impatto climatico dei voli dei jet privati in Europa (UE27, Regno Unito, Svizzera e Norvegia) negli anni 2020-2022 con la distribuzione geografica dei voli, alle distanze percorse e agli aeroporti più frequentati. Nel 2022 i voli di jet privati in Europa hanno causato 3.385.538 tonnellate di CO₂, con emissioni più che raddoppiate rispetto all’anno precedente e l’Italia si colloca al quarto posto nella classifica dei Paesi europei (e al terzo posto fra i Paesi UE) per numero di voli.
I voli dei jet privati raggiungono livelli record in Europa: nel solo 2022 si sono registrati più di 572 mila voli nei cieli europei, con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. Di questi, 55.624 voli sono partiti dall’Italia, che è il quarto Paese europeo per numero di voli di jet privati. È quanto emerge da un’analisi commissionata da Greenpeace Europa centro-orientale (CEE) alla società olandese di consulenza ambientale CE Delft , che analizza l’impatto climatico dei jet privati in Europa negli ultimi tre anni.
Nel 2022 i voli di jet privati partiti dall’Italia sono aumentati del 61% rispetto al 2021. Questi voli hanno causato l’emissione di 266.100 tonnellate di CO₂, il doppio rispetto a quelle dell’anno precedente e pari alle emissioni medie di CO₂ prodotte da più di 50 mila italiani in un anno. Si stima che nel 2022 circa un volo privato su dieci in Europa sia partito dall’Italia.
Gli aeroporti italiani più frequentati dai jet privati sono stati Milano Linate, Roma Ciampino e Olbia Costa Smeralda. La tratta che collega Milano e Roma è inoltre una delle più frequentate d’Europa, nonostante le due città siano tra loro raggiungibili in appena tre ore di treno. Tra le tratte ultra-brevi in Italia si registra anche quella fra Verona e Brescia: appena 44 chilometri percorribili in 35 minuti di treno.
In tutta Europa i voli di jet privati nel 2022 sono stati più di 572 mila voli, con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. Le emissioni prodotte da questi voli sono raddoppiate rispetto al 2021, arrivando a superare quelle prodotte annualmente da 550 mila cittadini europei. Il 55% di questi voli ha percorso una distanza inferiore a 750 km, in molti casi percorribile con alternative più sostenibili come il treno. Le tre destinazioni più comuni sono state Nizza, Parigi e Ginevra, mentre i Paesi europei con il maggior numero di voli effettuati con jet privati sono stati rispettivamente Regno Unito, Francia e Germania.
I jet privati causano in media emissioni fra le 5 e le 14 volte superiori a quelle dei voli commerciali e 50 volte superiori a un viaggio in treno. La crescita sconcertante dei voli privati è in totale contrasto con gli allarmi della comunità scientifica, secondo cui occorre ridurre immediatamente le emissioni di CO₂ per evitare una catastrofe climatica. L’ultimo rapporto dell’IPCC mostra chiaramente come si dobba ridurre subito i consumi di combustibili fossili, a partire dai più superflui come quelli dei jet privati. Greenpeace chiede al governo italiano misure concrete contro la crisi energetica e climatica, fra cui il divieto dei jet privati e l’introduzione del biglietto climatico.
Fonte: Greenpeace
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