Il fact sheet “Comunicazione e iconografia in tema di salute e sicurezza sul lavoro: evoluzioni e mutamenti nel corso del novecento” offre una panoramica sintetica sui progressivi mutamenti nell’ambito della comunicazione e dell’iconografia in tema di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento ai cartelli ammonitori. Questa tipologia di comunicazione visiva rappresenta una fonte preziosa non solo per lo studio della storia della prevenzione ma anche per un’indagine sociologica in senso lato.
La comunicazione e l’iconografia in tema di salute e sicurezza sul lavoro ha subito nel corso degli anni progressivi mutamenti, con particolare riferimento ai cartelli ammonitori.
Questa tipologia di comunicazione visiva, i cui imperativi sono l’immediatezza e l’essenzialità, rappresenta infatti una fonte preziosa non solo per lo studio della storia della prevenzione
e della sicurezza sul lavoro, ma anche per un’indagine storico-sociologica. È infatti la stessa metodologia comunicativa ed espressiva che, in base alle proprie peculiarità, rivela di volta in volta lo specifico orizzonte di pensiero che la sottende e la genera, facendosi luogo di sedimentazione di tutta una serie di informazioni rilevanti, se non emblematiche, in senso politico, sociale e culturale.
L’obiettivo di questo sintetico studio è quello di analizzare, attraverso uno studio iconografico, le evoluzioni e i mutamenti della comunicazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro, evidenziando come i suddetti mutamenti assumano, in una prospettiva più ampia, una valenza rilevante ai fini di un’indagine sociologica prima ancora che storiografica.
Si è provveduto alla ricognizione e all’analisi di materiali iconografici in tema di salute e sicurezza sul lavoro: manifesti, cartoline e affini, prodotti in Europa e in Russia a partire dagli anni ’20 fino a oggi. Quindi è stato selezionato un campione rappresentativo dei suddetti materiali, particolarmente significativo ai fini degli obiettivi dello studio. Infine, i materiali prodotti fino agli anni ’70/’80 sono stati messi a confronto con i rispettivi materiali informativi e pubblicitari della contemporaneità.
I risultati evidenziano come, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, si manifesti uno scarto piuttosto vistoso nelle modalità comunicative: l’approccio drammatico e paternalistico, largamente diffuso almeno fino agli anni ‘5O, lascia il posto a toni più smorzati e concilianti, che non puntano più a un coinvolgimento spettatoriale di tipo emotivo, quanto a fornire informazioni in maniera più asciutta e neutrale possibile. L’utente non è più considerato un soggetto che è lecito colpevolizzare o intimorire, ma un soggetto che è invece doveroso informare e tutelare. Inoltre la responsabilità della salute sul lavoro non investe più soltanto il singolo lavoratore, ma anche e soprattutto il datore di lavoro.
In conclusione, si può osservare come l’evoluzione delle modalità comunicative si faccia specchio dei contemporanei mutamenti sociali: se in precedenza la prevenzione delle patologie lavoro correlate, la salute e la sicurezza sul lavoro venivano percepite e considerate come questioni che interessavano essenzialmente il singolo – ovvero il lavoratore – e non la società nella sua interezza, gradualmente si è arrivati a un approccio più inclusivo e globale, nella consapevolezza che la salute individuale, fisica ma anche psichica, può essere garantita e tutelata solo entro una dimensione collettiva.
Fonte: INAIL