Accredia: “Infortuni in calo, ma serve uno sforzo in più delle aziende”

L’ente di certificazione ha presentato l’Osservatorio “Salute e sicurezza sul lavoro” realizzato col Censis. In uno scenario generale più positivo rispetto al passato, permangono nelle imprese forti elementi di rischio. Strategica la diffusione dei Sgsl. Il dg dell’INAIL, Lucibello: “Dall’Istituto un software per calcolare i ritorni economici degli investimenti in prevenzione”

Prevenzione e rischi
Accredia: “Infortuni in calo, ma serve uno sforzo in più delle aziende

L’ente di certificazione ha presentato l’Osservatorio “Salute e sicurezza sul lavoro” realizzato col Censis.
In uno scenario generale più positivo rispetto al passato, permangono nelle imprese forti elementi di rischio. Strategica la diffusione dei Sgsl.

Il dg dell’INAIL, Lucibello: “Dall’Istituto un software per calcolare i ritorni economici degli investimenti in prevenzione”

Investire sulla sicurezza dei lavoratori conviene e i ritorni economici sono tangibili già nel breve periodo. E se lo “sforzo” economico è certamente più sensibile per le piccole e medie imprese, la prevenzione garantisce comunque ampi margini di convenienza nelle voci di bilancio. A confermare questa realtà è l’Osservatorio Accredia “Salute e sicurezza sul lavoro”, realizzato in collaborazione col Censis e il contributo di INAIL e Federchimica, presentato oggi a Roma.

Forti miglioramenti, ma i fattori di rischio restano costanti. Alla base dell’Osservatorio un’indagine condotta dall’ente di certificazione e il Censis che ha monitorato i comportamenti di mille aziende appartenenti ai settori (indicati dall’INAIL) dove è “strutturalmente” maggiore il pericolo di incidenti: industria, costruzione e trasporti. Se – a livello generale – anche questo studio testimonia i forti miglioramenti che hanno caratterizzato l’andamento infortunistico, al tempo stesso viene evidenziata la persistenza di “costanti fattori di rischio” – riscontrati in comportamenti e manovre non corretti nel quasi 80% del panel di riferimento – per contrastare i quali è necessario un intervento ancora più sistematico e “sofisticato” da parte del mondo imprenditoriale. In particolare, gli elementi più allarmanti sono rappresentati dai pericoli legati all’esalazione di fumi e gas (evidenziati nel 60% del campione) e gli elementi di disturbo dovuti a rumori e vibrazioni (nell’80% del campione).

Addestramento e informazione gli strumenti più adottati.

Restano ancora poche le imprese “certificate”.

Il Sgsl una risorsa virtuosa per combattere gli infortuni.
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Tanti i vantaggi economici anche nel medio periodo.
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Nel 2009 per gli infortuni una spesa sociale di 47 miliardi.
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Un software INAIL per stimare il risparmio economico dovuto alla prevenzione. “Il software ha l’obiettivo di rendere l’imprenditore consapevole dei costi che ruotano intorno alla sicurezza, perché la prevenzione è anche un investimento con ritorni economici reali – ha detto Lucibello.

Lucibello ha ricordato la recente ricerca europea realizzata dall’Issa che ha monitorato 300 aziende di quindici paesi in tutto il mondo. Lo studio ha valutato il rapporto costi/benefici (il cosiddetto Rop, acronimo di “return on prevention”) nel caso della prevenzione è di 2,2. Per ciascun euro investito, dunque, il ritorno economico è più che raddoppiato.

Il 26, 27 e 28 giugno l’assegnazione dei 205 milioni dell’INAIL. Infine, il direttore generale dell’INAIL ha ribadito la volontà dell’Istituto di favorire concretamente le aziende intenzionate ad attuare progetti in materia di prevenzione.

Fonte: INAIL

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