Acque marine: criteri metodologici relativi al buono stato ecologico.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 232/14 del 2 settembre 2010 è pubblicata la Decisione 2010-477-UE della Commissione del 1° settembre 2010 sui criteri e gli standard metodologici relativi al buono stato ecologico della acque marine.

I criteri per il conseguimento del buono stato ecologico costituiscono la base per l’elaborazione di approcci coerenti nelle fasi preparatorie delle strategie per la salvaguardia dell’ambiente marino, compresa la definizione delle caratteristiche che costituiscono un “buono stato ecologico” e l’elaborazione di una serie esaustiva di obiettivi ambientali, da definire in modo coerente e ordinato, nel quadro della cooperazione regionale.

La Commissione ha consultato tutte le parti interessate, incluse le convenzioni marittime regionali, in particolare in merito alla valutazione scientifica e tecnica preparata dai gruppi di lavoro tematici avviati dal Centro Comune di ricerca e dal Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare per sostenere la definizione di criteri e standard metodologici.

Le attività tecniche e le ricerche hanno evidenziato soprattutto la necessità pressante di ampliare le conoscenze scientifiche per valutare il buono stato ecologico nel suo insieme e in modo coerente, al fine di favorire una gestione basata sulla nozione di ecosistema (approccio ecosistemico).
Sulla base di tali considerazioni e valutazioni è emersa la necessità di consolidare le conoscenze scientifiche, in particolare basandosi sulla comunicazione “Una strategia europea per la ricerca marina e marittima: Uno Spazio europeo della ricerca coerente per promuovere l’uso sostenibile degli oceani e dei mari”, nel quadro della comunicazione “Europa 2020”. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e coerentemente con le altre politiche e normative dell’Unione europea.

E’inoltre opportuno che in uno stadio successivo del processo siano integrate le esperienze che deriveranno, a livello nazionale e regionale dall’attuazione delle fasi preparatorie delle strategie per l’ambiente marino elencate all’articolo 5, paragrafo 2, lettera a) della direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.

Con la presente decisione la Commissione, nel quadro della direttiva 2008/56/CE, in aggiunta alla revisione dei criteri, stabilisce standard metodologici in stretto coordinamento con la definizione di programmi di monitoraggio.
Viene sottolineata la opportunità che la revisione sia condotta il prima possibile dopo il completamento della valutazione richiesta ai sensi dell’articolo 12 della direttiva 2008/56/CE, in modo da poter procedere all’aggiornamento delle strategie per l’ambiente marino rispettando la scadenza del 2018 come previsto dall’articolo 17 della direttiva e contribuire così alla gestione adattativi.

Questo approccio è coerente con il fatto che potrebbe rivelarsi necessario adattare nel tempo la definizione di buono stato ecologico, considerata la natura dinamica degli ecosistemi marini, la loro naturale variabilità e il fatto che le pressioni e gli impatti sull’ambiente marino possono variare con l’evolversi delle attività umane e l’incidenza dei cambiamenti climatici.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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