La scelta di operare su un’area metropolitana come fase “pilota” nasce dalla volontà di fornire, nel breve periodo, una dimostrazione applicativa rispetto ad un caso complesso come quello dell’Area Metropolitana di Roma Capitale (121 Comuni) che presenta un contesto geomorfologicamente eterogeneo. L’obiettivo ultimo è la creazione di un modello replicabile su scala nazionale teso a superare le criticità relative alla condivisione dei dati favorendo sempre più l’armonizzazione e la diffusione di informazioni certe, validate e conformi alla normativa europea.
“Questo Progetto rappresenta il primo passo verso un coinvolgimento reale delle Amministrazioni locali – ha affermato il Direttore Generale Dott.ssa Gaia Checcucci – con le quali si intende avviare un percorso che potenzi gli strumenti di monitoraggio e pianificazione sul territorio ad oggi disponibili, con l’obiettivo di armonizzare le banche dati esistenti sia a livello centrale che locale”.
“Un Progetto fondamentale – per il Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, Prof. Carlo Maria Medaglia che ha concluso la presentazione del Geoportale in Comune – per un’integrazione delle nuove tecnologie digitali nel campo delle applicazioni ambientali”.
La fase di sperimentazione si concluderà entro il 31 dicembre 2016 e si svilupperà attraverso incontri, workshop tematici, attività di identificazione, il censimento dei dati territoriali esistenti e la relativa normalizzazione per la pubblicazione nel Geoportale Nazionale.