Al via la Commissione parlamentare sui rifiuti.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 17 febbraio 2009 è pubblicata la Legge 6 febbraio 2009, n. 6 relativa alla “Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti”.

E’ legge la proposta di creare una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse ai rifiuti. Il provvedimento fa ben sperare, se non in una soluzione del problema almeno in una inchiesta approfondita sul fenomeno. Della Commissione fanno parte dodici senatori e dodici deputati nominati dai rispettivi presidenti.

I compiti della Commissione saranno i seguenti:
a) svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni in esse coinvolte o ad esse comunque collegate, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata;
b) individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti tra le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni;
c) verificare l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti da parte della pubblica amministrazione centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche in riferimento alle modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali e ai relativi sistemi di affidamento;
d) verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati nel territorio nazionale;
e) verificare la corretta attuazione della normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti pericolosi e della loro puntuale e precisa caratterizzazione e classificazione e svolgere indagini atte ad accertare eventuali attività illecite connesse a tale gestione.

La Commissione avrà gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria (ma non potrà adottare provvedimenti attinenti alla libertà e alla segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché alla libertà personale, fatto salvo l’accompagnamento coattivo.

(LG-FF)

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