Alluvioni, nuovi strumenti e strategie

In un articolo pubblicato di recente sulla rivista Hydrology and Hearth System Sciences è stata presentata una nuova metodologia RRA (Regional Risk Assessment methodology) per valutare il rischio di alluvione da una prospettiva fisico-ambientale.

Negli ultimi dieci anni in Europa si sono verificati numerosi gravi episodi di alluvione, con perdite di vite umane, trasferimenti forzati della popolazione e pesanti perdite economiche. I disastri dovuti alle alluvioni sono sempre più frequenti e sono il risultato di diversi fattori, climatici e non. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono senza dubbio destinati a modificare e alterare fortemente il normale ciclo dell’acqua, portando a un aumento della frequenza e della gravità degli eventi d’inondazione, su scala globale, regionale e locale. Diventa sempre più urgente, pertanto, lo sviluppo di strategie, strumenti e azioni in grado di valutare e (possibilmente) ridurre il rischio di alluvione dei diversi recettori.

In un articolo pubblicato di recente sulla rivista Hydrology and Hearth System Sciences (tra gli autori, anche i ricercatori CMCC P. Ronco, S. Torresan, A. Zabeo, A. Critto, A. Marcomini della Divisione RAAS) è stata presentata una nuova metodologia RRA (Regional Risk Assessment methodology) per valutare il rischio di alluvione da una prospettiva fisico-ambientale. 
La metodologia è stata realizzata nell’ambito del progetto FP7-KULTURisk (KULTURisk Project – Knowledge-based approach to develop a cULTUre of Risk prevention – KR), di recente concluso. L’approccio sviluppato è flessibile e può essere adattato a diversi casi studio (fiumi, torrenti di montagna, aree urbane e costiere) e diverse scale spaziali (dal bacino idrico alla scala urbana).

Fonte: CMCC

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