Ambiente, CLINI: trend totale positivo per raccolta differenziata

”Per la raccolta differenziata abbiamo un trend totale positivo, la differenziata sta diventando una pratica molto diffusa, ma se guardiamo l’Italia da Roma in giù, abbiamo difficoltà organizzative, culturali ma prima ancora politiche”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso di un’intervista questa mattina a ‘Prima di tutto’ di Radio1Rai.

Per la raccolta differenziata abbiamo un trend totale positivo, la differenziata sta diventando una pratica molto diffusa, ma se guardiamo l’Italia da Roma in giù, abbiamo difficoltà organizzative, culturali ma prima ancora politiche”.

Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso di un’intervista questa mattina a ‘Prima di tutto’ di Radio1Rai.

(Fonte ANSA)

”Bisogna dire – ha aggiunto il ministro – che abbiamo anche delle realtà virtuose, come Salerno, e questo ci fa capire che quando c’è la volontà le cose funzionano.

La raccolta dei rifiuti dovunque sia organizzata bene è diventata un business, ne hanno beneficiato le filiere e i cittadini, dove non c’è stata organizzazione ed è stata in mano di pochi, non è andata bene”.

”E’ emerso dalle indagini – ha sottolineato Clini -della Commissione parlamentare bicamerale sulle ecomafie, oltre che dalle indagini delle procure italiane, il legame tra interessi privati, di tipo monopolistico e la politica che ha determinato le situazioni piu’ critiche.

Poi si aggiunge un altro elemento come nel caso di Napoli e Palermo, intorno alle aziende pubbliche è stato costruito un sistema degenerato che ha portato ad aumentare il numero di dipendenti rispetto al fabbisogno a costi altissimi e con una totale assenza di servizio”.

Secondo il ministro dell’Ambiente l’incentivo migliore alla raccolta differenziata ”e’ legato ai risultati, una città pulita è il primo vantaggio, più si recupera materia ed energia più si riducono i costi. Attraverso la valorizzazione dei rifiuti, che sono una risorsa, le amministrazione hanno un ritorno economico”.

Per quanto riguarda gli inceneritori, infine, il ministro Clini ha ribadito che ”il dibattito e’ chiuso, in tutta Europa e in Italia gli inceneritori contribuiscono ed hanno avuto un ruolo importante, ora hanno un ruolo minore, le norme europee che riguardano le emissioni sono molto severe, le esperienze delle città italiane ed europee, pensiamo a Copenhagen, ci fanno capire che se gli inceneritori rispettano le norme non sono un rischio per l’ambiente e la salute”.

Fonte: ANSA

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