Amianto- Dall’uso improprio della sostanza al processo di Torino alla Eternit.

Come abbiamo ricordato in una precedente News, si tratta di un processo senza precedenti per i numeri che lo caratterizzano: quasi 3mila vittime, oltre 4 mila parti civili, la richiesta di 5 miliardi di euro di risarcimento.Il miliardario svizzero Stephan Schmidhaeny e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne sono accusati delle morti legate alla lavorazione dell’amianto nelle quattro sedi italiane della Eternit di Cavagnolo (To), Casale Monferrato (Al), Rubiera (Re) e Bagnoli (Na).

I due imputati, che sono stati proprietari di questi stabilimenti (fino al 1972 il barone, dal 1973 al 1986 lo svizzero),rischiano entrambi fino a 13 anni per l’accusa di disastro ambientale doloso e fino a 10 per quella di inosservanza volontaria delle norme di sicurezza.

Il pubblico ministero Raffaele Guariniello accusa – e in maniera particolare Schmidheiny, effettivo responsabili degli impianti italiani – di non aver adottato strumenti di prevenzione d’infortuni e malattie, in particolare quelle dovute all’amianto (carcinomi polmonari, mesoteliomi pleurici e peritoneali, asbestosi o patologia asbesto correlate non di natura tumorale) che hanno causato la morte di 2.619 ex dipendenti e 270 tra familiari e residenti dei paesi che ospitano gli impianti. Si tratta del più grande processo in Europa per quanto riguarda l’ambiente e la salute.

Ricordiamo che è dal 1906 che si conosce la pericolosità dell’amianto. Fu il chimico austriaco Ludwig Hatschek a creare l’azienda più di cento anni fa, quando sviluppò una tecnologia per rinforzare il cemento con fibre di amianto. Nel 1903 nacque il marchio Eternit. Nel 1905, Alphonce Emsens ne acquisì la licenza per il Belgio, mentre nel 1906 l’ingegnere Adolfo Mazza la comprò per l’Italia. In pochi anni, tra le due guerre mondiali, la ditta Eternit concesse licenze per l’uso dei suoi prodotti anche in Francia (1922), Svizzera (1923), Germania, Olanda e Gran Bretagna. La diffusione dei suoi prodotti aumentò enormemente dopo la fine della seconda guerra mondiale con la ricostruzione post-bellica. E’dal 1906 che si conosce la pericolosità di questa materia, mentre al 1929 risalgono i primi documenti che certificano le azioni di lobbying attuate dalla Eternit e dal cartello di produttori di amianto.

Secondo l’asspociazione scozzese Asbestos Action Side, in Gran Bretagna nel 2000 sono morte 1.628 persone per mesotelioma. La stessa associazione stima che i morti a annuali saliranno a duemila nel 2010, dati fortificati dagli studi del professor Julian Peto, dell’Istitute of Cancer Research di Londra : entro il 2019 circa 250mila uomini saranno morti di cancro pleurico nell’Europa occidentale. L’avvocato francese Jean Paul Teissonier ha affermato, durante un convegno a Torino del 13 marzo scorso, che in Francia sono tremila i morti all’anno per via dell’amianto.

Attilio Manerin, cdell’Associatgikon Nazionale de Dèfence des Victimes de l’Amiante (Andeva), stima che 44mila persone sono già morte di mesotelioma, e segnala una tragica previsione: nel 2025 in Francia ci sarà il picco dik centomila vittime. In Italia le sole fabbriche Eternit – come è stato già ricordato – le fabbriche Eternit hanno già fatto più di tremila morti, ma non si può considerare come definitiva in quanto, come ha sottolineato Romana Casotti, Presidente dell’Associazione delle Vittime, è “una malattia ambigua” con tempi di “latenza” molto variabili. In Spagna, secondo il Centro nazionale di epidemiologia, il tasso di mortalità dovuto all’amianto è aumentato del 90% dal 1992, anno in cui ci furono 419 morti, al 2000, quando furono quasi ottocento. In Olanda sono state settemila le vittime fino al settembre 2005. Molte le altre nazioni europee che in passato hanno importato e utilizzato ampiamente l’amianto hanno e avranno problemi come questi: Germania, Belgio, Svizzera e altre ancora.

L’estrazione, la produzione, la vendita, l’uso e l’importazione di amianto è vietata dall’Unione europea dal 1° gennaio 2005 con la direttiva 77 del 26 luglio 1999.

(LG-FF)

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