Amianto: il Civ INAIL chiede un tavolo del governo

Il Consiglio di indirizzo e di vigilanza ha dato mandato al presidente Lotito di interessare il ministro Sacconi alla costituzione di un gruppo allargato in cui parti sociali, INAIL, Inps, Inpdap, Ipsema e Regioni promuovano strategie a tutto campo per la tutela dei lavoratori esposti

Il Consiglio di indirizzo e di vigilanza ha dato mandato al presidente Lotito di interessare il ministro Sacconi alla costituzione di un gruppo allargato in cui parti sociali, INAIL, Inps, Inpdap, Ipsema e Regioni promuovano strategie a tutto campo per la tutela dei lavoratori esposti.

ROMA – Sollecitare il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, alla costituzione di tavolo allargato in cui parti sociali, INAIL, Inps, Inpdap, Ipsema e Regioni affrontino tutte le problematiche relative all’esposizione all’amianto: questo il mandato che il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL ha affidato al suo presidente, Franco Lotito. Diversi gli aspetti che hanno motivato questa sollecitazione nei confronti del governo – valuta il Civ INAIL – a partire dall’enorme numero di domande presentate all’Istituto per il riconoscimento dei benefici previdenziali relativi alle conseguenze dell’esposizione all’asbesto: una realtà che conferma come questo problema abbia senz’altro scavalcato il confine della dimensione strettamente lavoristica per diventare una vera e propria questione sociale.

Questa richiesta, sottolinea il Civ, si inserisce inoltre nell’ambito delle competenze di supporto tecnico-scientifico, di certificazione e monitoraggio che le normative in materia assegnano all’INAIL: compiti che l’Istituto ha sempre svolto – e continua ad assolvere – con rigore, sforzandosi di contemperare il pieno rispetto delle leggi con l’aspettativa dei lavoratori che nel corso degli anni hanno richiesto il riconoscimento della loro condizione. Come purtroppo confermano tutti gli studi scientifici, il picco della patologia è destinato a incrementarsi fortemente nel corso dei prossimi 15/20 anni e questo rende quanto mai necessario agire adesso con ancora maggiori impegno e tempestività.

Proprio a causa di questo scenario di grande gravità sociale, dunque, il Civ INAIL intende farsi promotore di un impegnativo percorso di riforma della tutela dei lavoratori esposti all’amianto che abbia non solo l’obiettivo di superare la frammentazione e le lacune delle norme attualmente in vigore, ma anche di precisare le competenze e le responsabilità che si esprimono sia nel processo lavorativo sia come dimensione sociale di tutti i soggetti interessati, dotandoli di strumenti efficaci per una valutazione di merito. Tra le finalità del tavolo, infine, anche la valutazione relativa all’opportunità di realizzare un Testo Unico in merito.

“Contemporaneamente si può e si deve agire usando i mezzi già disponibili per realizzare un Registro nazionale degli ex esposti venuti a contatto dell’amianto per motivi di lavoro”, è l’esortazione del Civ INAIL, “una mappa dei siti produttivi interessati dall’uso dell’amianto, un programma di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ed una ricerca per la diagnosi precoce dei tumori polmonari correlati all’esposizione all’asbesto”.

(Red)

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