Appalti pubblici: procedimenti d’infrazione nei confronti di alcuni Stati membri dell’UE

Come riportato nel Comunicato IP/05/949 del 16 luglio 2005, la Commissione europea è intervenuta in dieci casi contro sei Stati membri, tra i quali l’Italia, al fine di ovviare a violazioni della legislazione comunitaria sugli appalti pubblici.

La Commissione europea è intervenuta in dieci casi (leggi nel link) con sei Stati membri (Germania, Spegna, Grecia, Italia, Portogallo e Francia) al fine di ovviare a violazioni della legislazione comunitaria sugli appalti pubblici. In quattro casi lo Stato membro in questione è stato deferito alla Corte di Giustizia europea. In altri quattro casi la Commissione ha chiesto formalmente allo Stato membro di sanare la situazione non compatibile con la legislazione comunitaria sugli appalti pubblici. Queste richieste prendono la forma di “pareri motivati”, seconda fase della procedura prevista nei casi d’infrazione del diritto comunitario dall’articolo 126 del trattato CE. Se, entro il termine di due mesi, non riceverà una risposta soddisfacente, la Commissione potrà adire la Corte di Giustizia. Gli altri due casi riguardano il mancato rispetto di sentenze precedenti della Corte. I casi in questione possono essere riassunti nel modo seguente. La Germania sarà deferita alla Corte per un caso relativo al trasporto di opere d’arte per esposizioni provvisorie e riceverà una lettera di messa in mora con la richiesta di fornire informazioni complete sull’esecuzione di una sentenza della Corte europea del 2005 relativa ai contratti per il trasporto di rifiuti nel Comune di Monaco. Alla Germania sarà trasmesso anche un parere motivato sui contratti per i servizi di smaltimento delle acque reflue ad Amburgo. Inoltre è stato concluso un caso riguardante i contratti relativi a servizi di smaltimento delle acque reflue di Hinte. La Spagna sarà deferita alla Corte per l’attribuzione di una concessione per la costruzione, la manutenzione e la gestione di due raccordi dell’autostrada A6. La Grecia sarà deferita alla Corte a causa della procedura di aggiudicazione per la costruzione di una centrale termoelettrica a Lavorio e riceverà un parere motivato su una procedura avviata dal Ministero dell’Agricoltura per l’aggiudicazione di 24 contratti di studio sulla tutela e la gestione delle foreste pubbliche. L ‘Italia sarà deferita alla Corte per la gestione dei servizi di trasporto medico in Toscana e riceverà un parere motivato sull’attuazione della direttiva sui ricorsi secondo l’interpretazione della giurisprudenza della Corte di giustizia. La Commissione ha inoltre deciso a norma dell’articolo 228 del trattato UE, di inviare al Portogallo un altro parere motivato con la richiesta di uniformarsi immediatamente alla sentenza della Corte del 2004 sull’attuazione della direttiva 89/665/CEE sugli appalti pubblici. Qualora il Portogallo non soddisfi tale richiesta, la Commissione potrà chiedere alla Corte di comminare ammende giornaliere. Alla Francia è stato trasmesso un parere motivato sull’acquisto di elicotteri da parte del Ministero della difesa.
Le procedure di aggiudicazione aperte e trasparenti previste dalla normativa europea significano maggiore concorrenza, maggiori garanzie contro la corruzione , servizi migliori a vantaggio dei contribuenti.

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